Ennesimo caso di violenza in famiglia. Un 53enne di Cesano Maderno è stato arrestato nella serata dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia. A chiedere l’intervento dei militari è stata la moglie al culmine dell’ennesimo episodio di violenza che aveva già denunciato due mesi prima. Stando a quanto ricostruito, da diverso tempo lei e i loro tre figli avrebbero subito gravi minacce, insulti, comportamenti vessatori e percosse che avrebbero poi portato a lesioni personali. Quando i carabinieri sono intervenuti sono riusciti a interrompere l’ennesimo episodio di violenza che si stava consumando davanti ai figli della coppia.
Il Presidente dell’Associazione Codacons, Avv. Marco Maria Donzelli, commenta: “Questo è l’ennesimo caso di cronaca. Purtroppo la quasi totalità delle vittime non sporge denuncia, passo considerato controproducente e pericoloso per l’incolumità personale. La maggior parte delle vittime tende a sottovalutare il pericolo di aggressioni verbali o fisiche dal proprio partner.”
Il Codacons ricorda che la violenza di genere si combatte non solo con le leggi e le campagne di sensibilizzazione, ma anche garantendo risposte concrete alle donne che denunciano la violenza e offrendo opportunità di riscatto economico e sociale. In particolare, è necessario cambiare i comportamenti delle persone e aiutare le donne ad abbattere le barriere socioculturali che sono all’origine della violenza, identificando i cambiamenti che vorrebbero vedere nelle loro case, scuole e comunità. E’ indispensabile educare al rispetto della persona e dei diritti delle donne e contrastare gli stereotipi di genere che sono alla base di una visione errata del ruolo di donne e uomini.
Per la Corte di Cassazione (Cass. Civ. Sez. I, Ord., 18 dicembre 2023, n. 35249) le violenze in famiglia sono “violazioni talmente gravi ed inaccettabili dei doveri nascenti dal matrimonio da fondare, di per sé sole non solo la pronuncia di separazione personale ma anche la dichiarazione della sua addebitabilità all’autore, e da esonerare il giudice del merito dal dovere di comparare con esse, ai fini dell’adozione delle relative pronunce, il comportamento del coniuge che sia vittima delle violenze, trattandosi di atti che, in ragione della loro gravità, sono comparabili solo con comportamenti omogenei”
Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. 6 maggio 2022.
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