COMUNICATO STAMPA
Cronaca Monza-Brianza
Lunedì 3 Giugno 2019
MONZA-BRIANZA: 5000 PAIA DI SCARPE CONTRAFFATTE:
SCATTANO I SEQUESTRI ANCHE AD AGRATE.
CODACONS: PRESENTEREMO ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA, CON NOMINA DI PARTE OFFESA E RISERVA DI COSTITUZIONE DI PARTI CIVILI NEL PROCEDIMENTO.
STOP ALLA COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI CONTRAFFATTI:
FENOMENO CHE INCIDE SULLA SICUREZZA E LA SALUTE DEI CONSUMATORI, OLTRECHÈ SULL’ECONOMIA DEL PAESE.
Cronaca Monza Brianza: continua a crescere il mercato abusivo.
I militari della Guardia di Finanza di Milano hanno effettuato diversi sequestri di prodotti contraffatti o caratterizzati dall’uso indebito di modelli o disegni tutelati da brevetto registrato.
Le Fiamme Gialle di Magenta hanno inoltre sequestrato oltre 3000 paia di scarpe, messe in vendita da due soggetti cinesi che commercializzavano calzature contraffatte.
Dopo un’operazione svolta dai finanzieri in un negozio nel comune di Arluno, gli stessi sono poi riusciti a risalire all’intera filiera di distribuzione, operando una serie di perquisizioni, poi estese anche a due ulteriori punti vendita ad Agrate Brianza e San Giuliano Milanese.
Codacons: “Necessario intervenire per porre un freno al grave fenomeno della contraffazione, fortemente diffuso nel nostro Paese. Esso rappresenta, ad oggi, un business multimilionario, oltreché un’attività complessa da controllare, in quanto spesso si basa sulla complicità del consumatore.
Proprio per tali ragioni si ritiene opportuno e doveroso intervenire a tutela di questi ultimi, affinché non si trovino a doverne patire i rischi e gli effetti dannosi.
D’altronde i dati parlano chiaro: secondo gli ultimi dati la contraffazione vale in Italia circa 7,2 miliardi di euro e sottrae oltre 100mila posti di lavoro.
Nessun settore, dai farmaci ai giocattoli fino all’alimentare, alla meccanica e ai cosmetici è esente dalla contraffazione.
I giovani sono i soggetti più attratti dal commercio abusivo, soprattutto dopo l’esplosione dell’e-commerce. Per tali ragioni presenteremo esposto alla Procura della Repubblica, con nomina di parte offesa e riserva di costituzione di parti civili nel procedimento.”
Ufficio Stampa: 393/9803854