È quanto si legge in una nota del Codacons, secondo la quale "a preoccupare non è solo l’esposizione diretta di banche e assicurazioni italiane che hanno acquistato azioni e obbligazioni del colosso americano, ma soprattutto il numero dei clienti che hanno nei portafogli bond, prodotti strutturati e polizze index linked legati alla banca americana". Per questo motivo, "il Codacons ha deciso di presentare una denuncia penale e preparare una class action contro banche e società di rating, in favore dei risparmiatori coinvolti nel crack Lehman". "Vogliamo capire se ci sono responsabilità da parte degli istituti di credito italiani, degli intermediari finanziari e delle stesse società di rating, che hanno piazzato titoli pericolosi per gli investitori privati – spiega il Codacons -. Intanto autori ed editori Siae stanno valutando iniziative legali contro i componenti del CdA dell’ente che nel 2003 decisero di investire 40 milioni di euro nella Lehman Brothers, con il voto favorevole di un consigliere che aveva un cugino che lavorava come dirigente presso l’istituto di credito".