Incredibile la presa di posizione del Commissario Straordinario dell’Alitalia, Augusto Fantozzi, contenuta nella comparsa di costituzione dinanzi al Tribunale di Roma.
Fantozzi, infatti, sostiene nell’atto che né il Codacons, né i singoli azionisti, possono controllare il suo operato o chiedere l’assemblea dei soci i quali, come noto, sono rimasti esclusi dalle vicende Alitalia a seguito del decreto legge emanato lo scorso agosto.
Il commissario straordinario nega la legittimazione del Codacons senza fare menzione del conflitto di interessi della Air One con al nuova Alitalia e senza considerare le disastrose ricadute sugli azionisti, ovvero sull’efficienza e l’economicità del servizio aereo. Per Alitalia, la vendita a Cai è una faccenda riservata agli amministratori i quali possono decidere le sorti di azionisti, lavoratori e consumatori in pochi minuti e nessuno ha diritto di contestare. Con una difesa incentrata tutta su elementi formali, Alitalia cerca di sottrarsi alle articolate contestazioni di merito formulate dal Codacons, il quale continua a contestare le legittimità di un’operazione societaria sempre meno chiara.
Non solo. Per il Commissario la riunione del Consiglio di Amministrazione che ha sentenziato la distruzione e l’insolvenza di Alitalia, durata 35 minuti, è stata sufficientemente lunga per parlare del problema, nonostante 14 interventi. Si legge nell’atto:
“la relativa brevità della riunione, rilevata dagli attori, non è elemento idoneo a giustificare dubbi sull’effettiva presenza (fisica o in teleconferenza) di tutti gli amministratori e sull’unanimità del loro voto favorevole, circostanza delle quali il verbale da atto. Tanto basta per concludere che nulla suffraga l’ipotesi di invalidità della deliberazione per mancato compimento delle operazioni descritte nel verbale […]
35 minuti – se vogliamo attribuirne 5 alla formalità di apertura ed all’accantonamento degli altri punti all’ordine del giorno – sono un tempo più che sufficiente per l’illustrazione, verosimilmente sulla base di testi già predisposti, da parte del presidente e del dott. Mazza, dirigente responsabile dell’aria “amministrazione, finanza e controllo”, e per successivi brevi interventi delle altre persone presenti: in particolare, se si tiene conto che nessun dissenso era emerso”.
Il Codacons replica ad Alitalia, chiedendo al Tribunale di Roma di provvedere in via d’urgenza a bloccare l’operazione che farà diventare carta straccia milioni di azioni dei piccoli risparmiatori.