Dal 1° dicembre è caos alle Poste siciliane e non solo. L’iniziativa del Governo, che mira a favorire le categorie più deboli, non sembra favorire la classe dei dipendenti postali che improvvisamente, sulla base di un corso e-learning, si sono visti pervenire montagne di carte ed addossate responsabilità non pertinenti al lavoro svolto.
La carta acquisti, che farà percepire alle tasche dei cittadini meno abbienti 40,00 euro al mese, costerà ai dipendenti postali molto di più se risulteranno pratiche errate. Una situazione paradossale che ha scatenato non poche critiche da parte del personale, il quale ha chiesto l’intervento del Segretario Nazionale Codacons Francesco Tanasi al fine di vedere tutelati i propri diritti di lavoratore, anche a seguito dell’aumento del carico lavorativo che, nonostante tutto, non riesce a smaltire le innumerevoli file, finendo con il penalizzare tutte le fasce dei cittadini, con attesa di ore, ed il lavoro interno d’ufficio.
Tanasi si è impegnato a seguire la vicenda constatando personalmente la difficile situazione che attraversano gli uffici postali: resse, interventi delle forze dell’ordine, attese di oltre tre ore. Scenario che di certo non aiuta né i lavoratori, tanto meno i cittadini costretti ad attendere il proprio turno in condizioni precarie. “Non sono state valutate le necessità complessive e le ricadute per il personale – afferma Tanasi – ed ancora una volta le grosse responsabilità ricadono sui dipendenti e sempre al solito prezzo”. Va inoltre sottolineato che la situazione è stata aggravata dalla coincidenza con il pagamento delle pensioni che, com’è ben noto, avviene all’inizio di ogni mese. Il Codacons, che sta valutando azioni legali come l’avvio di cause per risarcimento danni da stress da fila, è pronto a sostenere le ragioni di dipendenti e cittadini, che potranno esprimere il loro disappunto al numero telefonico 095 438080.