SUL PIATTO di Natale ci saranno un miliardo e 225 milioni di euro in più per i lavoratori toscani. E’ il montepremi delle «tredicesime», il totale stimato della mensilità in più che, mai come quest’anno, servirà per sgombrare qualche nuvola da un orizzonte nero pece. Non ci saranno variazioni rispetto all’anno scorso, forse qualche spicciolo in meno nelle buste paga dovuto ai tassi d’inflazione. Ma mentre negli inverni precedenti la tredicesima serviva per dare sfogo alle spese extra, per programmare vacanze sulla neve o ai Tropici, o per organizzare Natali luculliani, ora ha cambiato pelle, trasformandosi in un’entrata aggiuntiva che va a coprire i «deficit» maturati nel corso dell’anno, i debiti accumulati per le vacanze estive o per investimenti indispensabili. A suffragare questa tesi di una boccata d’ossigeno per famiglie in asfissia, ci sono sia i sindacati che le associazioni di consumatori. Riccardo Cerza, segretario Cisl, traduce anche le somme in chiave fiorentina. «Considerando che in città – è il suo elenco di numeri – ci sono 126.286 lavoratori dipendenti, numero che in provincia sale a 257.157 e dando per somma media delle tredicesime, 1.170 euro, lo stipendio di Natale sarà di 148 milioni di euro per i fiorentini e di 300 milioni per i lavoratori della provincia. Come sarà spesa la mensilità aggiuntiva’ Il 30 per cento andrà in tasse e tariffe, il 25 per cento per i regali, soprattutto ai bambini, il 20-25 per cento per i pranzi delle feste e il restante 25 per cento al risparmio. Una percentuale che aumenterà, rispetto al 12 per cento degli anni precedenti, perché tutti prevedono che il futuro sarà nero e che è meglio mettere da parte qualcosa in attesa del peggio». Più ottimistiche, almeno numericamente le stime di Silvia Bartolini, presidente del Codacons Toscana. «La media delle tredicesime sarà di 1.307 euro per gli operai e di 1.731 euro per gli impiegati., con leggeri cali rispetto al 2007. Servirà a coprire quasi interamente tutte le spese ordinarie, non ci sono più soldi per i consumi voluttuari. Se fosse passata la detassazione, ci sarebbe stato più respiro per le famiglie e per l’economia. Si sarebbe tradotto in 300 euro in più a testa da spendere per regali e per ripianare i debiti». Sull’ utilizzo della mensilità aggiuntiva, il Codacons invece è più pessimista. «Per il mutuo andranno via 500 euro – è la lista della spesa di Silvia Bartolini – per le bollette altre 200, mentre la quota per l’assicurazione dell’auto sarà di 130 euro. 150 euro saranno spese natalizie, 160 euro per la benzina e altri cosumi indispensabili. Totale, 1.190 euro, con una propensione al risparmio del 15 per cento». Sarà un Natale gelido, stando a queste cifre. E lo stipendio in più avrà lo stesso calore di un fuoco fatuo.