L’allarme sulla carne irlandese si estende anche ai bovini. E’ di ieri, infatti, la notizia che le autorità di Dublino hanno trovato tracce di diossina anche in alcune mandrie di bovini che hanno mangiato il mangime contaminato che ha già portato al ritiro dal commercio della carne di maiale. Gli animali verranno abbattuti – annuncia il ministero dell’Agricoltura irlandese – ma i capi interessati sono pochissimi, e i livelli di diossina sono molto più bassi di quelli dei suini – due-tre volte la soglia legale, contro le 80-200 volte dei maiali. Quindi, fanno sapere da Dublino, non c’è alcun rischio per la salute umana e non ci sarà il ritiro delle carni bovine dai supermercati. In Italia c’è chi parla di «allarme ingiustificato» come Silvio Garattini, farmacologo dell’Istituto Mario Negri, mentre per il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, «la situazione è assolutamente sotto controllo». Continuano però i controlli a tappeto in tutta Italia sulle carni suine, con tonnellate di sequestri. Sono oltre 228 i supermercati e ipermercati sottoposti fino a ora ai controlli dei Nas. Dall’Irlanda – ricorda Coldiretti – arriva il 7% della carne bovina importata in Italia che è tuttavia riconoscibile sugli scaffali dei supermercati grazie all’obbligo di indicare la provenienza in etichetta. I consumatori intanto protestano e lanciano un singolare appello natalizio: il Codacons ha rivolto un invito ai consumatori: «Non comprate per le prossime festività cotechino e zampone». E a Napoli, in una macelleria del quartiere di Fuorigrotta, il bancone di vendita è stato tappezzato con le foto di un maialino e una scritta: «I don’t speak english».