E’ ben nota alla cronaca, la vicenda che ha visto interessata la società ATAC spa, gestore del servizio di trasporto pubblico romano, in merito al cattivo funzionamento delle erogatrici dei titoli di viaggio e della conseguente difficoltà per gli utenti di reperire gli stessi, a 5 mesi di distanza dall’entrata in vigore della moneta unica.
Il CODACONS più volte, nell’esercizio dei suoi legittimi poteri ex L.281/98, ha invitato e diffidato il gestore pubblico ad approntare le adeguate misure per garantire il servizio secondo quegli standard di qualità ed efficienza che concretizzano il diritto fondamentale degli utenti.
Non si può dubitare che la condotta richiesta agli utenti per procurarsi il titolo di viaggio si collochi spesso al di sopra di un ordinario sforzo diligente esigibile per la fruizione, in condizioni di legalità, di un servizio di trasporto pubblico, servizio che risulta indispensabile con maggiore evidenza se si considera questo come l’unico mezzo per sposarsi tra ztl e isole pedonali.
L’atteggiamento adottato dalla società a fronte dei disagi provocati ai cittadini si è sostanziato in un declinare la responsabilità di questo stato di cose sull’ente Regione, perché non ha autorizzato l’aumento del biglietto, o sul consorzio Erg-Motorola, in qualità di vincitrice della gara di appalto per il mancato adeguamento dei software delle macchinette MEB.
E’ evidente che la conseguenza di tutta questa ?catastrofica? situazione è il notevole dispendio di energie economiche cui la società pubblica si trova esposta al fine di tamponare, alla meglio, la propria inadeguatezza ed equilibrare una scelta di partner tecnici, che di certo non hanno contribuito ad assicurare quegli obiettivi di efficienza e di qualità del servizio ed economicità di gestione.
Oltre al pregiudizio per l’immagine che ne deriva – e per la città di Roma già questo sarebbe sufficiente – è facile prospettare ulteriori danni che incidono sul patrimonio della società ATAC, dalla stessa implicitamente ammessi nel momento in cui minaccia azioni di responsabilità nei confronti del consorzio Erg-Motorola.
Alla luce di questi fatti il CODACONS chiede al Comune di Roma la revoca della concessione del servizio di trasporto pubblico capitolino all’Atac, poiché la società non sembra essere in grado di soddisfare al meglio le esigenze del cittadino, e investe la Corte dei Conti del gravissimo disservizio rappresentato dall’odissea delle macchinette distributrici.