Da giovedì saliranno di 50 centesimi in media i pedaggi per tutte le vetture in entrata e uscita dal casello della A27 di Venezia nord. Verrà quindi replicato quanto già accaduto a maggio quando c’era già stato un primo aumento di 50 centesimi per lo stesso tratto. Così, per fare un esempio, i 50 chilometri che separano l’aereporto di Venezia da Conegliano, dal pedaggio di 2,60 euro di un anno fa passeranno a quello di 3,60 euro dal prossimo mese. Un euro secco in più. La stessa cosa avverrà per il casello di Villabona sulla A4 Venezia-Padova e di Venezia Est sulla A4 Venezia-Trieste. Il caro pedaggi servirà all’Anas per pagare il mutuo da 636 milioni contratto con le banche per pagare il Passante. Guardando al portafogli, l’incremento medio sul pedaggio di una automobile sarà di 0,50 euro, un euro secco rispetto ad un anno fa. Questi i rincari che gli utenti delle tre autostrade venete in questione dovranno sopportare per contribuire alla realizzazione del Passante di Mestre. Sul rialzo vengono conteggiate una quota fissa decisa in via autoritativa dall’Anas e una quota variabile aggiunta da Autostrade, che comprende i costi fissi per chilometro sostenuti in ciascun tratto dalla società. Lanciare la propria auto in autostrada, quindi, costerà sempre di più. Di seguito riportiamo qualche esempio in modo tale che chi da giovedì si metterà in marcia sulle autostrade venete, possa ben sapere quanto dovrà pagare. La tratta Treviso sud-Mogliano costerà 2,20 euro, un euro secco in più rispetto all’1,20 di dodici mesi fa, per percorrere 16 chilometri. I venti chilometri di strada che separano Padova est da Venezia Villabona costeranno 2,70 euro. Per chi invece vuole andare verso le montagne e uscire a Belluno, dopo essere entrati a Venezia nord, il pedaggio salirà a 6,20 euro. Andare da Venezia Est a Trieste lungo la A4 oggi costa 6,40 euro e il ticket salirà fino ai 6,90 euro sempre a partire dal primo gennaio. Ci sarà anche una minima consolazione per i brevi tragitti: con l’apertura del Passante il transito tra Villabona e Oriago e tra Villabona e Mirano sarà gratuito. Per i camion l’aumento sarà di 1,20 euro. Le associazioni dei consumatori si attendevano l’ennesima stangata. «L’Anas esprime un approccio culturale chiarissimo: quello del paga e tasi – osserva Franco Conte del Codacons – in questo modo sembra di essere tornati al Medioevo, se è possibile peggio del feudalesimo: non ci sono cittadini da informare, ma sudditi da spremere, con i casellanti che diventano i gabellieri del XXI secolo». Conte accusa i vertici dell’Anas di spremere gli utenti. «Non è solo questione di metodo – premette Conte – c’è anche un problema di merito: il Passante non c’è ancora e si comincia a chiedere agli automobilisti di pagare un’opera che non c’è. Si tratta di un abuso». Quindi elabora la controproposta, che estenderà alle altre associazioni di consumatori per fare un unico cartello come quelli dei truffati da Parmalat e Cirio. «Sono sicuro che se ci fosse la possibilità di avviare una class action – aggiunge – questi aumenti non ci sarebbero stati».