Sala Consilina. Un coro di no alla vendita dell’edificio che, a Sala Consilina, in via Carlo Pisacane, ospita l’Itis "Girolamo Gatta". Il più deciso sostenitore è il Codacons del Vallo di Diano, che rivolge severe critiche alla Provincia, proprietaria dell’immobile, contestandole l’intento di porre in vendita nel Vallo di Diano un edificio scolastico mentre, nello stesso territorio, «spende soldini pubblici oltre che per troppe sagre, anche per il fitto di un edificio (quanto idoneo?) che ospita il liceo scientifico di Padula». Critiche che l’assessore provinciale all’Ambiente, Angelo Paladino, a nome suo personale e dell’intera giunta di Palazzo Sant’Agostino, respinge appieno. «Sono critiche che non hanno alcuna ragione di essere. Fra l’altro partono da una premessa del tutto errata. Non c’è, allo stato, alcuna ipotesi di messa in vendita dell’Itis di Sala Consilina. Si è invece proceduto ad una valutazione del valore di quell’immobile in vista di una possibile permuta con un nuovo complesso scolastico in cui, sempre nell’area di via Carlo Pisacane, raggruppare tutti gli istituti di studio di Sala Consilina, ricadenti nella competenza della Provincia». In pratica, spiega l’assessore Paladino, si tratta di un progetto che prevede la realizzazione di una vera e propria cittadella scolastica da finanziare, appunto, anche attraverso un’operazione di permuta. Proprio per questo si è proceduto alla valutazione dell’edificio dove è attualmente ospitato il "G. Gatta". Il suo valore è stato valutato in tre milioni e mezzo di euro, pari a circa sette miliardi delle vecchie lire. Il "G. Gatta" fu inaugurato nell’anno scolastico 1974-75. Per la sua realizzazione molto si prodigò, nelle vesti di consigliere comunale, un docente che vi ha prestato servizio per un trentennio, il professor Giuseppe Colitti, memoria storica del Vallo di Diano e studioso delle sue tradizioni. «È fra gli istituti più funzionali del Vallo – sottolinea- dotato di laboratori, aule ampie e luminose, di uno splendido auditorium e di spazi vari. A mio parere, così com’è, può continuare a svolgere egregiamente il suo ruolo».