COMUNICATO STAMPA DEL 7-03-12
SCUOLA: STUDENTI MILANESI ESCLUSI DAL LICEO CON UNA LOTTERIA
CODACONS ANNUNCIA UNA CLASS ACTION
ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Troppi gli studenti milanesi esclusi dal liceo sulla base di una lotteria. Per questo il Codacons annuncia una class action ed un esposto alla Procura della Repubblica.
Ma andiamo con ordine. Per poter accedere ad una scuola secondaria di secondo grado gli alunni delle medie devono presentare una domanda, indicando l’istituto preferito. Peccato che poi non siamo ammessi sulla base di criteri arbitrari ed assurdi come quello del sorteggio e che finiscano per dover organizzare una caccia al tesoro per trovare una struttura che li accetti. Una situazione che a Milano è ormai diventata insostenibile e che, di solito, si conclude con l’ammissione ad una scuola lontana dalla propria residenza, con conseguenti disagi e costi aggiuntivi per la famiglia, oltre ad un aggravamento del problema del traffico e dell’inquinamento.
I criteri di scelta solitamente adottati dai Consigli d’istituto sono il Consiglio orientativo dato dalla scuola media, la presenza o meno di fratelli o sorelle all’interno dell’istituto, la zona di appartenenza.
Ma alla zona, evidentemente, non si dà il giusto peso, visto che alla fine la selezione avviene immancabilmente per sorteggio, in modo, quindi, del tutto casuale. Inoltre ci sono molti studenti che non abitano nemmeno a Milano e che sono stati estratti nonostante abbiano alternative più vicine a casa.
A questo punto inizia una difficile ricerca per trovare un liceo alternativo, anche perché nel frattempo gli altri istituti hanno già proceduto all’ammissione, escludendo magari, a loro volta, altri studenti.
“Ci domandiamo se a Milano è garantito il diritto allo studio. Essere costretti a vincere una lotteria per essere ammessi non appare certo un criterio accettabile. La selezione è illegittima. Va rispettato, infatti, in modo rigido, il criterio della zona di appartenenza. Anche la presenza di altri fratelli nella scuola discrimina chi ha un figlio unico ed è una evidente disparità di trattamento, specie se ad essere ammesso al loro posto è qualcuno che non abita nemmeno in zona. Manca un qualunque criterio meritocratico, dato che il giudizio orientativo dato dalla scuola media è una crocetta su un foglio e non considera certo la bravura dello studente” ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli.
Per tutte queste ragioni il Codacons ha deciso di impugnare, con una class action, questi criteri illegittimi adottati per la selezione degli studenti. L’obiettivo dell’azione legale è ottenere dei criteri più logici che siano uniformi per la città di Milano.
L’associazione di consumatori ha deciso di presentare anche un esposto alla Procura della Repubblica, per accertare se questi parametri utilizzati dalle scuole milanesi rappresentino un abuso ed una violazione delle normative in vigore.