L’attuale SSN, che ha standard a volte eccellenti e non può essere privatizzato, spesso abbandona gli anziani invalidi e non autosufficienti al loro destino, dimettendoli dagli Ospedali e scaricando il peso della loro assistenza sulle famiglie, affermano ADUSBEF e CODACONS.
In questo modo solo chi è benestante o ricco e che si può permettere Assicurazioni Mediche private, riesce ad evitare situazioni drammatiche ed umilianti. In una inchiesta condotta dal Codacons lo scorso anno nei quartieri meno abbienti del Sud di Roma, è risultato che oltre il 50% degli anziani che abitano in famiglia vivono in una stanzetta o condividono la stanza con un familiare.
Né l’assistenza sanitaria a domicilio garantita dalle Asl, continuano le 2 associazioni, è in grado di risolvere il problema perché essa può coprire solo alcune ore della giornata, mentre si tratta di pazienti che richiedono di essere trattati ed accuditi giorno e notte.
Creare Mutue complementari gestite dalle Regioni, dai Sindacati o da Associazioni Professionali (queste ultime già presenti in numerose categorie: medici, giornalisti, bancari, deputati e senatori, avvocati ecc.) è un modo per contribuire a risolvere il problema più importante che assilla oggi la società italiana e che sempre di più peserà nel futuro con il costante aumento della popolazione anziana.
Dopo il ministro Guzzanti, che ebbe il coraggio di sostenere la battaglia del Codacons contro il fumo, l’attuale ministro della Salute Sirchia, ha finalmente messo i piedi in terra sui problemi della Sanità in Italia: ha proseguito la lotta contro il fumo nel locali pubblici, ha iniziato una grande campagna per la prevenzione dell’arterosclerosi (la causa principale di morbilità e mortalità nei paesi sviluppati) e oggi affronta il grave problema degli anziani invalidi.
Codacons e Adusbef richiamano infine l’attenzione sul conflitto d’interessi derivante dal fatto che talune forze politiche sono comproprietarie di assicurazioni e quindi propense a trasferire su di esse i profitti.