L’intesa dei consumatori si opporrà con ogni mezzo anche giuridico a qualsiasi rincaro delle tariffe dell’acqua nei luoghi in cui non vi sia erogazione di acqua potabile e per tutte le 24 ore della giornata. Non è demagogia dire basta ad una situazione oramai insostenibile. Prima di discutere di tariffe occorre erogare il servizio. Bisogna, poi, operare su due versanti: il risparmio e gli investimenti per la rete idrica che, in Italia, disperde circa il 50% dell’acqua erogata. L’intesa dei consumatori, inoltre, mette in guardia i cittadini da chi promette la soluzione dei problemi idrici attraverso grandi opere di difficile realizzazione (dissalatori, acquedotto con l’Albania) e chiede che s’intervenga nella manutenzione della rete idrica. Per superare una situazione ormai insostenibile l’intesa dei consumatori chiede che nell’immediato si dia attuazione ai seguenti interventi:
Stanziamento di 2,5 miliardi di euro per 10 anni e destinati a ristabilire la funzionalità delle reti idriche;
Riforma del settore che oggi vede la presenza di circa 10.000 aziende nel sistema idrico, mettendo in campo soprattutto i grandi operatori con il coinvolgimento del capitale privato;
Attuazione di una linea di risparmio per le abitazioni civili anche attraverso doppi scarichi nei servizi igienici e applicazione dei diffusori nella rubinetteria;
Diffusione di nuovi modelli irrigui in agricoltura che oggi utilizza il 70% dell’acqua disponibile.
Lotta agli sprechi, spingendo i cittadini ad adottare comportamenti virtuosi.
Combattere la mafia delle autobotti.