La Confcommercio ha reso noti i risultati di una ricerca secondo cui oggi fare la spesa costa assai meno rispetto al 1992. Immediata la replica dei consumatori che contestano punto per punto lo studio di Confcommercio. Innanzitutto la Confcommercio, affermando che il prezzo di telefonini, computer, impianti stereo e prodotti Hi-tech è sceso sensibilmente rispetto agli anni passati, mentre quello delle assicurazioni è salito, ha scoperto l’acqua calda!! E’ scontato che prodotti innovativi ed esclusivi, (come potevano essere i cellulari nel 1992) al momento del lancio sul mercato, hanno prezzi elevati. Prezzi che inevitabilmente scendono con l’aumento della concorrenza e della diffusione tra i consumatori.
Adusbef, Codacons e Federconsumatori denunciano il forte aumento del comparto dell’alimentazione determinatosi nell’anno 2002 rispetto all’anno precedente, al contrario la ricerca della Confcommercio, che parte dall’anno 1992, farebbe apparire lo stesso comparto in forte diminuzione pari al 9% medio, con un -20% per la frutta, -8,5% per il pesce e -8,4% per la carne.
La ricerca di Confcommercio, affermano le 3 associazioni, è fatta ad arte per mistificare ancora una volta quella realtà che è sotto gli occhi di tutti e che vede i prezzi in costante aumento. Non solo. Secondo Adusbef, Codacons e Federconsumatori i dati forniti da Confcommercio mirano a rassicurare i cittadini allo scopo di aumentarne i consumi, consumi che si sono ridotti non certo perché i consumatori soffrono di illusioni ottiche e hanno una percezione sbagliata dell’inflazione, ma solo perché il 99% dei cittadini si è reso conto di aumenti ed arrotondamenti.