E anche i profilattici finiscono sul tavolo di Tesauro. A portarli dinanzi l’Autorità Antitrust il Codacons, che ha presentato un esposto al Garante finalizzato a far aprire un’istruttoria sulla decennale questione del caro-preservativo.
Un’indagine dell’associazione, infatti, ha evidenziato che i prezzi dei preservativi non solo sono spropositatamente più alti rispetto al costo di produzione, ma addirittura sono aumentati in maniera vertiginosa senza alcuna rispondenza con il reale andamento dei prezzi. E l’incremento dei prezzi è avvenuto in misura simile per tutte le marche.
Questo potrebbe bastare per far ipotizzare un cartello tra aziende produttrici finalizzato a stabilire i prezzi al dettaglio, a danno della concorrenza e dei consumatori.
Occorre inoltre tener presente che le multinazionali del preservativo (CONTROL e DUREX/HATU) hanno in tutto il mondo ed in Italia una fortissima posizione dominante in questo settore.
Il CODACONS chiede quindi all’Autorità Antitrust di accertare l’esistenza di eventuali abusi di posizione dominante e/o intese restrittive tra le principali ditte produttrici di preservativi ai sensi degli artt. 2 e 3 della L. 287/90.
?Senza contare poi ? ha aggiunto il Presidente Codacons Avv. Carlo Rienzi ? che l’alto prezzo dei preservativi funge da deterrente alla loro diffusione, inducendo i giovani a non utilizzarli durante i rapporti ed esponendoli così al rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili?.