Oltre le 2000lire al litro i prezzi del carburante per gli utenti e consumatori, a fronte della scorretto comportamento di alcune grosse compagnie petrolifere, il Codacons invita gli utenti e consumatori a boicottare le marche che hanno aumentato i prezzi. Il Codacons, ricorda come già ai primi di luglio, sia partito da parte dell’associazione di difesa dei consumatori, una diffida ai sensi della legge 281/98 alle compagnie petrolifere, invitandole a riportare i prezzi alla normalità. Una diffida era partita all’indirizzo dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, invitandola ad aprire un’istruttoria su quello che è configurabile come un vero e proprio cartello. L’Antitrust, ricorda il Codacons, è tenuta ad avviare un’istruttoria così come previsto dalla legge n.287 del 1990, al fine di valutare l’eventuale sussistenza di intese restrittive della libertà di concorrenza e di abuso di posizione dominante. La liberalizzazione del prezzo delle benzine ha provocato, almeno fino a questo momento, solo levitazioni dello stesso, senza innescare il tipico meccanismo concorrenziale che vede nell’abbassamento del prezzo di vendita uno strumento di marketing. Ha invece consentito alle compagnie di operare autonomamente scelte che si dimostrano, giorno dopo giorno, del tutto contrarie agli interessi dei consumatori. “C’è un’inesistenza dei meccanismi di controllo, il Ministero dell’Industria deve andare oltre le semplici iniziative di dissuasione, ecco perché esortiamo i consumatori – dichiara l’avv.Carlo Rienzi, Portavoce Codacons- ad autodifendersi contro il rincaro e a scioperare come clienti, contro quelle compagnie che hanno aumentato il prezzo oltre la soglia delle 2000 lire al litro”.