Il CODACONS (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) attraverso l’Avv. Giuseppe Ursini, ha inviato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato una segnalazione relativa al “Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena a.r.l”. La segnalazione si è resa necessaria dopo che il Codacons, nell’effettuare alcune ricerche, si è accorto che vengono immessi sul mercato aceti balsamici con bollini simili ma diversi. Approfondite le ricerche il Codacons ha scoperto che tre anni fa è stato costituito il citato Consorzio, dal cui statuto si rileva che lo scopo principale dello stesso è quello di tutelare i propri interessi e non quelli dell’aceto balsamico. A dimostrazione di ciò sta il fatto che, pur essendosi costituito alla fine del 1996, il Consorzio certifica come “invecchiato di 10 anni ” alcune qualità di aceto balsamico senza che ciò sia materialmente possibile (se il consorzio esiste da tre anni, come fa a certificare un prodotto vecchio di 10 anni?”). Il Consorzio, poi, ipotizza l’effettuazione di controlli per i quali gli unici legittimati sono gli Enti a ciò preposti e cioè: repressione frodi, NAS, ASL ecc. Per questa ragione l’apposizione del contrassegno consortile non può garantire la qualità e la genuinità del prodotto, ma costituisce un espediente per attirare su un prodotto invece che su di un altro. Il Codacons ha anche evidenziato che il prodotto contrassegnato dal collarino del consorzio viene posto in commercio a prezzi di gran lunga superiori a quelli praticati dagli altri produttori di aceto balsamico di Modena senza che vi sia per i consumatori un concreto vantaggio, sia sotto il profilo qualitativo che di garanzia del prodotto. A questo punto siamo in attesa delle decisioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.