“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. 6 maggio 2022”
Cronaca Giudiziaria: La Corte d’Appello di Firenze, confermando la sentenza del Tribunale di Firenze, ha riconosciuto il diritto del paziente, malato di Alzheimer, e dei famigliari a non dover pagare le rette di ricovero in RSA.
Secondo quanto sostenuto e confermato dai Giudici, nel caso di patologia all’ultimo stadio per un malato di Alzheimer, non possono scindersi le prestazioni sanitarie da quelle socio-assistenziali.
Codacons: “Confermato l’orientamento della Corte di Cassazione, che con sentenza n. 2038/2023, ha ravvisato l’esigenza di tutelare i pazienti malati di Alzheimer con esigenze di cura e assistenza h24, facendo rientrare nell’alveo delle prestazioni ad alta integrazione sanitaria a carico del SSN tutte quelle degenze che, per quanto croniche e durature, non possano dirsi sostitutive dell’assistenza familiare.
Fondamentale nelle considerazioni dei Giudici il nesso di inscindibilità funzionale della prestazione socio assistenziale rispetto a quella sanitaria.”
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