Un’operazione nazionale contro lo smaltimento illecito di rifiuti ha individuato uno dei suoi punti focali in provincia di Monza e Brianza. L’indagine, portata avanti dalla polizia di stato in collaborazione con la polizia provinciale e l’Arpa Lombardia, ha portato al sequestro di due aree nel comune di Monza: una prima zona di circa 500 metri quadrati, recintata e utilizzata per lo smaltimento di rifiuti vari, con due persone indagate per reati ambientali.
La seconda area, di oltre 2.500 metri quadrati, appartiene a una ditta già operante nel settore della gestione e smaltimento di rifiuti industriali. Anche in questo caso, i due rappresentanti della società titolare del sito sono stati denunciati per reati ambientali.
L’indagine si è estesa anche alla provincia, dove una ditta specializzata nel commercio di rottami con un’area di oltre 7.500 metri quadrati è stata sottoposta a controllo. Sono state riscontrate diverse violazioni amministrative in materia ambientale a carico del titolare. I controlli sono stati preceduti da un’accurata attività informativa e dall’analisi di immagini satellitari e riprese aeree effettuate con droni, focalizzandosi su aziende che presentavano particolari criticità ambientali.
Per il Presidente del Codacons Marco Maria Donzelli: “È fondamentale vigilare in modo continuo sulla conformità delle operazioni di smaltimento dei rifiuti. Lo smaltimento illegale non solo minaccia l’ambiente, ma provoca anche danni significativi a coloro che gestiscono i rifiuti nel rispetto della legge. L’importanza della salvaguardia dell’ambiente è un tema che sta assumendo sempre maggiore attenzione da parte del Legislatore che nel 2006 è intervenuto riordinando la materia con il Testo unico ambientale e, più recentemente, nel 2015, introducendo i c.d. “Ecoreati.”
Il Codacons, associazione a tutela dell’ambiente, presenterà un esposto in Procura con nomina di persona offesa.
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