Il Tar del Lazio non ha convalidato il Cda Rai a due soli componenti ma ha rigettato i ricorso proposto dalle associazioni dell’Intesa dei consumatori Adusbef, Codacons e Federconsumatori per mancanza di danno grave e irreparabile.
Così scrive la seconda sezione del Tar Lazio, Presidente Dott. Patrizio Giulia: ?Ritenuto che non sussistono i presupposti per disporre l’accoglimento dell’istanza cautelare, in quanto non si rinvengono, in fattispecie, le plausibili ragioni che indurrebbero a ravvisare un danno grave ed irreparabile in dipendenza dell’intervenuta approvazione, nella seduta del C. di A. della RAI in data 27.11.2002, del Codice di autoregolamentazione per le trasmissioni relative ai minori, a fronte di un ben più grave e pregnante pregiudizio sicuramente correlato alla contrapposta ipotesi della inesistenza o inoperatività attuale del Codice medesimo.?
Sul piano invece del rispetto del pluralismo, invocato dalle 3 associazioni dell’Intesa, il Tar afferma: ?Considerato, altresì, che le altre deliberazioni, fra le quali quelle concernenti il contratto di servizio ed il piano culturale, non erano suscettibili di impugnazione mediante la proposizione di motivi aggiunti, come tali accessivi all’odierno gravame, atteso che, trattandosi di determinazioni non più censurate nella precipua veste di atti presupposti, rispetto a quello aggredito col ricorso introduttivo del presente giudizio, e, oltretutto, non aventi alcuna attinenza né con la questione controversa né con l’interesse inizialmente azionato, avrebbero dovuto formare oggetto di autonome e separate impugnative?.
Una decisione grave, commenta per le 3 associazioni l’Avv. Carlo Rienzi che in udienza ha discusso il ricorso, contro cui ricorreremo in appello al Consiglio di Stato.