POLMONITE ATIPICA: IL CODACONS LANCIA L’ALLARME SUI GIOCATTOLI “MADE IN CHINA“
Il Codacons sta ricevendo in questi giorni alcune segnalazioni da parte di genitori preoccupati per gli effetti dei giocattoli ?Made in China? acquistati per i propri figli. La nuova malattia definita SARS che sta provocando morti e che ha origine proprio in Cina fa nascere spontanee domande sulla sicurezza dei prodotti acquistati, in particolare per alcuni articoli.
Vi è ad esempio un giocattolo prodotto dalla GIG e denominato ?PUZZONES? costituito da un pupazzetto che premendolo emana degli odori nauseabondi di sconosciuta provenienza chimica. La preoccupazione dei genitori, trattandosi la SARS di malattia respiratoria, è più che mai lecita, soprattutto se non si conosce il periodo di fabbricazione di un giocattolo e le sostanze da esso contenute.
La questione poi può essere estesa a tutti i giocattoli ?Made in China? qualora i componenti rappresentino un rischio per la salute dei bambini, in questo momento di estrema preoccupazione e di scarsa informazione circa la malattia che sta nuocendo vittime in tutto il pianeta.
Per tali motivi il CODACONS si è rivolto al Ministero della Salute e a quello delle Attività produttive con un esposto in cui si chiede di attivarsi al fine di garantire la sicurezza dei giocattoli provenienti dalle zone a rischio e, se necessario e in base al principio di precauzione, vietarne l’importazione e la vendita in Italia fino a che non si avranno garanzie maggiori.
Infine il Codacons lancia un appello ai genitori italiani: per il momento astenetevi dall’acquistare per i vostri figli giocattoli o gadgets dai venditori ambulanti cinesi oramai presenti in tutte le città italiane, almeno finchè le autorità competenti non avranno garantito l’innocuità dei prodotti costruiti nelle zone a rischio.
- 9 aprile 2003: Il comunicato stampa di risposta dell`Assogiocattoli:
“E` falso che i giocattoli possono essere portatori della Sars“
``In base alle informazioni rese note a livello internazionale dall`Organizzazione Mondiale della Sanità, non vi sono motivi per ritenere che oggetti, merci, giocattoli o documenti possano trasmettere la malattia in oggetto``
