La battaglia delle associazioni dell’Intesa dei consumatori contro i soprusi, le prevaricazioni e le malefatte delle banche ha raggiunto il Parlamento europeo. Da anni l’Intesa andava denunciando i comportamenti scorretti degli istituti di credito che, approfittando del loro immenso potere, spremono con avidità i propri clienti imponendo costi e commissioni elevate, appioppando titoli che non fanno fruttare alcunché, limitando la trasparenza e la concorrenza.
A seguito dei tanti interventi dell’Intesa il deputato europeo On. Cristiana Moscardini, ha presentato un’interrogazione al Parlamento Europeo, nella quale si legge:
?Sempre più spesso i cittadini italiani protestano contro il trattamento loro riservato dalle banche di cui sono clienti. Costi troppo alti, poco trasparenza, inefficienza crescente, procedure capestro per chiudere un conto corrente, poca concorrenza, ostacolata da balzelli burocratici costosi che non favoriscono il cliente che desidera cambiare banca. Il lungo elenco dei prezzi delle commissioni, dei costi indiretti e delle ?trovate? contabili spremono il cliente oltre ogni misura. La crisi attuale delle borse, unita alla mancanza di professionalità di molti addetti ai lavori, ha contribuito a spennare ulteriormente gli utilizzatori dei servizi bancari, aumentando il sentimento di insicurezza nei confronti dei risparmi affidati alle banche.
La Commissione,
1. è al corrente di questa situazione?
2. non ritiene che sia necessario imporre l’eliminazione di tutte le pastoie burocratiche ed amministrative che ostacolano la concorrenza nel settore bancario?
3. a che punto è la realizzazione del mercato unico in questo settore?
4. le regole ed i costi dei bonifici da un paese all’altro dell’Unione sono strati armonizzati?
5. di quali prerogative dispone per salvaguardare il beneficio del risparmio??