COMO: MORTO NEL LAGO STUDENTE DI 20 ANNI
IL DECALOGO DELLE REGOLE DI SICUREZZA DEI BAGNANTI
CHIEDIAMO ALL’AUTORITÀ DI BACINO DEL LARIO E DEI LAGHI CONTROLLI COSTANTI DELLE ZONE A RISCHIO
Dramma sul lungolago sabato mattina a Como. Uno studente ventenne è stato recuperato senza vita dalle acque del lago antistanti Villa Geno.
Un tremendo dramma, una ricostruzione che sta lentamente lasciando spazio a qualche certezza. Tra lo sgomento generale. Forse il ragazzo 20enne – originario di Sassari, Antonio Pittoru – finito ieri nel lago a Villa Geno e poi annegato voleva scattare semplicemente un selfie. Forse anche se è probabile. Nessun testimone diretto, ma molti che dopo la sua caduta – dal parapetto della zona – si sono prodigati per cercare di salvarlo. Non ce l’hanno fatta. Uno si è anche gettato in acqua, ma senza riuscire nell’intento.
Pittoru, arrivato in mattinata da Milano dove vive da tempo e frequenta l’Università, non ce l’ha fatta a nuotare fino a riva. Il suo corpo recuperato successivamente dai pompieri. Il ragazzo, nell’appoggiarsi alla balaustra, avrebbe perso l’equilibrio per poi finire nel lago sottostante. Una probabile leggerezza, insomma, in attesa di ulteriori riscontri da parte della Procura e delle forze dell’ordine. Alle quale spetta il compito di ricostruire con precisione cosa è accaduto sabato nelle acque di Villa Geno.
Una scena agghiacciante che sottolinea la pericolosità della balneazione e che riporta all’attenzione comune la necessità del rispetto del decalogo delle 10 regole di balneazione:
– valutare le capacità natatorie in relazione alle condizioni climatiche (onde, vento), alle correnti e alle altezze (in caso di tuffo);
– mai avventurarsi da soli lontano dalla riva;
– prestare attenzione all’escursione termica all’ingresso in acqua;
– non entrare in acqua se non in perfette condizioni di salute;
– attendere tre ore dai pasti;
– non forzare le proprie prestazioni fisiche;
– non tuffarsi da mezzi di navigazione sia fermi che in movimento;
– non avventurarsi in apnee e prestare attenzione all’iperventilazione;
– non arrampicarsi sulle scogliere;
– nuotare nelle apposite aree riservate ai bagnanti (se vi sono) e in ogni caso mantenersi a distanza di sicurezza dai natanti
Per garantire la sicurezza nei mesi estivi, chiediamo alle Autorità di Bacino del Lario e dei laghi minori la nomina di responsabili adibiti alla specifica sorveglianza dei punti pericolosi e l’aumento dei cartelli di segnale di pericolo nei punti in cui si sono verificati sinistri: “Ogni bacino idrico può nascondere un pericolo se sottovalutato. La stagione estiva e la vacanza non sono una scusa per dimenticare le regole di sicurezza. È opportuno nominare un responsabile comunale addetto alla sorveglianza dei punti più pericolosi per i bagnanti e aumentare la cartellonistica richiamante i pericoli, soprattutto nelle zone in cui si sono verificati in precedenza sinistri”.