192 Stati membri dell’Organizzazione mondiale della sanità hanno approvato ieri a Ginevra il primo Trattato internazionale per la lotta al fumo. L’OMS ha così dichiarato guerra al tabacco, che provoca ogni anno un numero impressionante di vittime, prevedendo tutta una serie di misure tra cui vietare o severamente limitare la pubblicità sul tabacco, ricoprire la superficie del pacchetto di sigarette con scritte che avvertono degli gli effetti nocivi del fumo, lotta al contrabbando, aumenti delle imposte sul tabacco, promuovere il concetto di responsabilità legale dei produttori di tabacco per i danni provocati dal fumo, vietare inoltre l’impiego di iscrizioni quali « light » o « mild » che ingannano il consumatore e la vendita delle sigarette ai minori.
Ma il paradosso è sempre in agguato. Se da un lato infatti l’OMS ha avviato questa crociata contro il fumo, dall’altro il CODACONS fa notare come in Italia molti divieti inerenti il fumo non vengono fatti rispettare, a cominciare da quello forse più pericoloso: la vendita di sigarette ai minori.
L’art. 730 del codice penale, infatti, vieta la vendita e la somministrazione di tabacco ai minori di anni 14. Tuttavia in Italia si contano circa 40.000 macchinette distributrici di sigarette, poste fuori i negozi di tabacchi, che consentono di aggirare con facilità le norme del codice.
Il problema, sollevato tempo fa dal Codacons, portò il Ministero della Sanità a chiedere l’intervento del Ministero delle Finanze ? Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, invitandolo a revocare le autorizzazioni all’installazione delle macchinette distributrici di sigarette concesse, in quanto queste consentivano l’accesso a prodotti di cui è vietata la vendita ai minori.
Anche la Commissione Europea intervenne in merito, e nella sua Proposta di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sulla prevenzione del fumo e su iniziative per rafforzare la lotta contro il tabagismo ha raccomandato agli stati membri:
1. di adottare appropriate disposizioni legislative o amministrative, o di incoraggiare accordi volontari, per proibire la vendita di tabacco a bambini ed adolescenti, tra l`altro:(a) imponendo l`obbligo per i venditori di prodotti del tabacco di accertare che gli acquirenti abbiano raggiunto l`età prescritta dalla legge nazionale per l`acquisto di tali prodotti, qualora tale limite d`età esista; (b) ritirando i prodotti del tabacco dagli espositori self service nei negozi di vendita al dettaglio; (c) limitando l`accesso ai distributori automatici di prodotti del tabacco a luoghi accessibili a persone di età superiore a quella prescritta dalla legge nazionale per l`acquisto dei prodotti del tabacco, ove tale limite esista, oppure regolando in modo altrettanto efficace l`accesso ai prodotti venduti dai distributori.
Tuttavia le disposizioni di legge e i richiami ufficiali vengono costantemente disattesi e le sigarette continuano ad essere vendute ai minori di ogni età.
Per questi motivi il Codacons, all’indomani dell’accordo raggiunto dall’OMS, diffida il Ministro della Salute Sirchia a prendere urgenti provvedimenti in materia, al fine salvaguardare la salute dei minori dagli effetti nocivi del tabacco.