48 il numero delle vittime della strada nell’ultimo week end. Un numero impressionante che impone un intervento da parte della magistratura per individuare i responsabili di questa carneficina ed evitare ulteriori stragi.
L’Intesa dei consumatori interviene dopo i tanti morti (soprattutto giovani) registrati sulle strade italiane negli ultimi giorni. La magistratura deve individuare le responsabilità di chi doveva controllare e prevenire tali stragi e accertare gli estremi di concorso in strage.
Quanti controlli sono stati fatti sulle strade negli ultimi giorni? Che tipo di controlli sono stati fatti? Quale tipo di prevenzione è stata posta in essere? Quante pattuglie delle forze dell’ordine erano in servizio in questi giorni?
E nemmeno servono nuovi codici ella strada, se poi le norme non vengono fatte rispettare. In proposito oggi si legge: “Entro la fine di giugno, se i lavori parlamentari lo permetteranno, verrà approvato il decreto legge“ che introduce nuove norme al codice della strada in materia di sicurezza. Lo ha detto il viceministro dei Trasporti e delle infrastrutture Mario Tassone a margine di un convegno sull`autotrasporto, organizzato dalla Fita-Cna.
Sono in arrivo sanzioni quindi più salate – fino alla sospensione della patente – per chi trasgredisce le norme. E ancora, introduzione della patente a punti, giubba rifrangente in caso di sosta forzata, patentino obbligatorio per i ciclomotori esteso anche ai maggiori di 18 anni, fari accesi anche sulle strade urbane.
L’Intesa dei consumatori critica fortemente alcune di queste misure, a partire dall’obbligo dei fari accesi anche in città.
Come è noto proprio nelle città si fa il maggior utilizzo dell’automobile, e i tempi di percorrenza in auto, nelle metropoli, si allungano a causa del traffico quotidiano.
Quindi questo provvedimento, sostiene l’Intesa, farà spendere agli automobilisti italiani, in termini di consumi energetici, oltre 3.000 miliardi di vecchie lire ogni anno (che si aggiungono ai 1.000 miliardi per le tratte autostradali ed extraurbane), e non porterà alcun beneficio.
Non solo infatti l’obbligo dei fari accesi graverà sulle tasche dei cittadini, ma addirittura non servirà a migliorare la sicurezza sulle strade ? sostiene l’Intesa. Gli ultimi dati relativi ai morti e agli incidenti sulle autostrade hanno infatti dimostrato come l’obbligo già vigente di luci accese anche di giorno, non abbia portato alcun beneficio, e il numero di vittime sia rimasto praticamente invariato, senza contare che molti tamponamenti sarebbero stati causati proprio dalla difficoltà nel vedere gli stop, difficoltà causate dai fari delle macchine che si incrociano, accesi inutilmente di giorno.
Non basta nemmeno inasprire le sanzioni per i trasgressori, continuano ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDRECONSUMATORI. Va bene certamente combattere le violazioni del codice, ma le innovazioni volute dal Ministero delle infrastrutture saranno del tutto inutili se non accompagnate da interventi strutturali sulla rete stradale: è necessario, infatti, migliorare lo stato di strade ed autostrade italiane, che versano in uno stato di fatiscenza. Dal Ministero dovrebbero preoccuparsi quindi di migliorare il manto stradale, i sistemi di sicurezza, la segnaletica, ecc.
E soprattutto, conclude l’Intesa, le nuove e più severe norme saranno solo una grande presa in giro se non ci sarà nessuno a farle rispettare!!!
Questo significa che è indispensabile intensificare e potenziare la presenza delle forze dell’ordine sulle strade, aumentando il numero di pattuglie e prevedendo postazioni fisse in grado di punire realmente i trasgressori e fungere da deterrente.