Durante un’intervista radiofonica il consulente medico del Codacons, Prof. Emilio De Lipsis, criticò i medici di famiglia per la prassi, nota a tutti, di dirottare nei nosocomi con eccessiva facilità i pazienti durante i periodi influenzali.
Affermazioni, quelle del De Lipsis, che altro non facevano se non ripetere, dal punto di vista di un medico, ciò che pochi secondi prima era stato detto, sempre nella stessa trasmissione radiofonica, dal Sottosegretario alla Sanità, senatrice Monica Bettoni, che addirittura andò oltre e allargò la discussione alle difficoltà croniche del medico di base.
Da qui è nata la querelle che ha visto il dott. Falconi rivolgersi all’ordine dei medici per far radiare dallo stesso ordine il consulente medico del Codacons, prof. De Lipsis, querelle che domani verrà affrontata in una udienza dinanzi all’ Ordine dei Medici.
Il Codacons ha infatti presentato una contro denuncia con la quale intende far processare i medici di famiglia. Nella trasmissione radiofonica il dott. Falconi ha affermato: ?Normalmente le corsie di medicina in inverno sono intasate … se voi foste andati a metà dicembre a visitare le corsie di medicina degli ospedali avreste trovato lo stesso i letti nei corridoi“?
Se il criterio ed i parametri per valutare le opinioni espresse debbono essere quelli che sembra si vogliano utilizzare per giudicare le affermazioni del Dott. De Lipsis, allora ci pare che, in base ad essi, il giudizio in ordine alla frase sopra riportata del Dott. Falconi dovrebbe essere severissimo: è una vergogna aver detto che i malati negli ospedali romani vengono buttati nei corridoi! Ed è gravemente lesivo nei confronti di tutti i medici chirurghi chiamati a gestire l`organizzazione dei malati negli ospedali!
Ciò che lascia del tutto disorientati e, come cittadini, molto molto preoccupati, è che il Consiglio dell`Ordine dei Medici, anziché farsi carico del notorio problema dello scarsa presenza dei medici di famiglia e dello scarso apporto ed effettività del servizio da costoro fornito, adoperandosi per la sua risoluzione, nulla di meglio ha ritenuto di fare che ergersi ad organo inquisitore dimenticando l`esistenza di libertà fondamentali come la libertà di espressione del pensiero.