?L`Istat rileva l`accelerazione tendenziale dei prezzi alimentari registratasi negli ultimi tre mesi: dal 2,3% su base annua di maggio, al 2,9% di giugno, al 3,2% di luglio. Su base mensile, il dato dei prodotti alimentari a luglio non presenta variazioni, mentre tradizionalmente sono attesi cali in questo periodo. Hanno inciso, spiega l`Istat, gli effetti della siccita`, soprattutto relativamente ai prezzi della frutta. Su base mensile, gli incrementi piu` alti, dello 0,5%, sono registrati dal capitolo trasporti (+2,0% tendenziale), trainato dal prezzo della benzina, e dal settore alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+4,1% tendenziale) a causa degli effetti stagionali. Nessun capitolo registra flessioni dei prezzi su base mensile. Nessuna variazione congiunturale per i prodotti alimentari e bevande analcoliche (+3,2% tendenziale), ma anche per abbigliamento e calzature (+3,2% tendenziale), comunicazioni (-2,6% tendenziale) e altri beni e servizi (+3,4% tendenziale). Tra i dati su base annua spicca il +8,0% relativo a bevande alcoliche e tabacchi (ha inciso l`aumento delle sigarette di marzo), +0,1% rispetto al mese precedente? (ANSA).
L’Istat continua a prendere in giro i consumatori con i già noti equilibrismi da consumati funamboli, che riescono a rendere ?stabile? il carovita (inchiodato al 2,6 per cento), nonostante gli aumenti di moltissimi generi di prima necessità, quali alimentari, bevande, frutta e verdura, benzina e gasolio, servizi bancari ed assicurativi, affitti, tasse locali, Ici, nettezza urbana ed un’altra sfilza interminabile di rincari come quella firmata ieri sera dal ministro Lunardi, volta ad aumentare del 5 per cento le tariffe dei trasporti per aiutare i trasportatori e stangare ulteriormente i consumatori.
Per contrastare i tranquillizzanti dati sfornati tre volte al mese per rassicurare e convincere gli increduli consumatori circa la ?stabilità del carovita?, Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori, facenti parte dell’Intesa dei Consumatori,hanno proclamato la terza giornata di sciopero della spesa per martedì 16 settembre p.v., invitando i consumatori ad astenersi massicciamente da compere ed acquisti, dalla mezzanotte di lunedì 15 settembre fino alla mezzanotte del 16.
L’Intesa dei Consumatori che effettuerà presidi in Piazza Montecitorio, sotto la sede dell’Istat e nelle grandi catene di supermercati, con la distribuzione di materiale informativo sull’inflazione reale subita dai cittadini con redditi fino a 8.000 euro e da 8.001 euro fino a 15.000, ossia la stragrande maggioranza della popolazione, lancia un appello alle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei produttori per aderire ad una iniziativa la cui riuscita può incidere sulla finanziaria del Governo, il cui DPEF è pieno di finanza creativa e di inviti a consumare, ma avaro di risorse per aumentare i redditi e rilanciare i consumi di massa.