Nuova iniziativa delle associazioni dell’Intesa dei consumatori ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI a tutela dei tanti risparmiatori italiani caduti nella trappola dei Bond Cirio. Le 3 associazioni, infatti, hanno deciso di costituirsi parte offesa nei vari procedimenti aperti da ben 8 Procure della Repubblica (Monza, Milano, Roma, Firenze, Bologna, Oristano, Avellino e Torino), al fine di difendere quanti hanno perso denaro in questa operazione finanziaria catastrofica.
Le 3 associazioni dell’Intesa, continuando a denunciare l’omessa vigilanza degli organi preposti e vista la grave perdita economica inflitta ai risparmiatori, chiedono anche l’arresto degli imputati coinvolti nella vicenda.
E proprio per offrire a tali risparmiatori validi strumenti di difesa, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI mettono oggi sui rispettivi siti internet (www.adusbef.it, www.codacons.it, www.federconsumatori.it) un modulo scaricabile gratuitamente attraverso il quale chiedere non solo il sequestro cautelativo dei beni dei responsabili del crack quale garanzia per futuri risarcimenti, ma anche una provvisionale nella misura del 20% per ciascun prestito obbligazionario sottoscritto.
Adesso, annunciano le 3 associazioni, banche e promotori finanziari che hanno collocato al pubblico di risparmiatori titoli destinati a investitori istituzionali provocando il crack, si vedranno sommersi da migliaia di richieste di risarcimento da parte dei cittadini coinvolti nella vicenda.
ADUSBEF, CODACONS E FEDERCONSUMATORI ritengono ormai non più rimandabile una posizione chiara degli organi di controllo e del Governo. Il danno ai risparmiatori è enorme, l’immagine delle Istituzioni preposte alla loro tutela è deteriorata in maniera grave.
Solo un’azione forte di denuncia e di chiarezza può costringere le banche a ridare il maltolto a migliaia di ignari sottoscrittori che si sono fidati di operatori che non hanno rispettato i regolamenti e le leggi.
L’Intesa continuerà a denunciare alla magistratura questi comportamenti ma chiede con forza un atto di giustizia e di serietà da parte della CONSOB, della Banca d’Italia e dal Ministro dell’Economia, e si dichiari finalmente che la vendita dei Bond Cirio ai singoli risparmiatori era illegale.