L`amministratore di Unicredit, per scrollarsi il profumo di Cirio, ossia quelle obbligazioni truffaldine (oggetto di indagini penali da parte di 13 Procure della Repubblica) emesse dalle banche, specie da UBM, banca d’investimento sua controllata che ha partecipato a 5 emissioni su 7, per rientrare dei crediti allegri elargiti a Cragnotti ed addossati ai risparmiatori, annuncia che rimborserà gli utenti.
E` certamente una buona notizia, che rompe il fronte ottuso delle banche, sconfessa le precedenti dichiarazioni del presidente Unicredit, circa la corsa forsennata dei risparmiatori ad acquistare le obbligazioni Cirio, ed è una ammissione di responsabilità diretta ed importante che servirà in sede civile nelle centinaia di cause intentate dall`Intesa dei consumatori contro primari istituti di credito, che hanno emesso obbligazioni Cirio con la consapevolezza che non sarebbero mai state rimborsate, per addossare ai risparmiatori i rischi di affidamenti allegri elargiti ad un finanziere d’assalto.
Sono le modalità annunciate che lasciano perplessi. Con tutto il rispetto per il prof. Guido Rossi, stimato ed apprezzato giurista, l`Intesa dei Consumatori, che rappresenta migliaia di obbligazionisti Cirio, stigmatizza il metodo calato dall`alto, ossia una commissione oligarchica non rappresentativa degli utenti e dei consumatori danneggiati dalle banche: il prof. Rossi va benissimo come presidente, ma nella commissione devono entrare esperti, tecnici e giuristi designati dalle associazioni dell’Intesa dei Consumatori quali garanti dei diritti dei risparmiatori.
L’Intesa dei Consumatori (Adoc, Adsusbef, Codacons, Federconsumatori) proseguirà comunque nelle azioni civili e penali, specie contro Unicredit, anche perché – ed è provato nella documentazione presentata nel Tribunale di Ferrara ex art. 700 – ha ammesso di aver consigliato Cirio come obbligazioni sicure e prive di rischio facendo impegnare i risparmi di una vita in bond spazzatura, che già gli addetti ai lavori sapevano non sarebbero mai state rimborsate.