L`Intesa dei Consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) aveva diffidato nei giorni scorsi il Ministro Gasparri affinché non aumentasse il canone Rai. Era, infatti, già trapelata la notizia dell`intenzione di aumentarlo, con l`obiettivo di finanziare, in tal modo, il digitale terrestre. Nel dubbio avevamo provveduto ad una diffida ai sensi della legge n. 281/98
Il nostro sospetto si è purtroppo tradotto in realtà: il canone aumenta di ben 2,50 euro, un rialzo del 2,57%.
Un fatto grave non solo perché lo scorso anno c`era già stato un aumento dell`imposta senza precedenti (+3,52%), non solo perché molti programmi della rete di Stato risultano deludenti in termini qualitativi ed invece il presupposto del canone stesso è che la Rai svolga un servizio pubblico, ma anche perché sarebbe un ulteriore contributo del Governo ad innalzare la già alta inflazione invece che ad abbassarla.
Che fine ha fatto, poi, la promessa di non aumentare le imposte? Inoltre la nuova legge Gasparri non può gravare sulle tasche dei consumatori. La Rai ed il Governo finanzino il digitale terrestre senza introdurre nuovi balzelli.
L’Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) impugnerà quindi al Tar del Lazio l`aumento del canone.
L`aumento va diviso per due, dato che l`anno precedente non era stato adeguato il canone (l`incremento è quindi dell` 1,76 % all`anno).