Spostare l’inchiesta sulla vicenda Parmalat dalla Procura della Repubblica di Parma ad altra sede, come quella di Bologna o la stessa Procura di Milano. Questa la richiesta, sulla base della legittima suspicione, avanzata oggi dall’Intesa dei consumatori.
L’intervento dell’Intesa si basa non solo sulle notizie secondo cui la Procura di Firenze avrebbe chiesto il processo per corruzione in atti giudiziari del Procuratore Giovanni Panebianco, in una vicenda che vedrebbe tra i soggetti coinvolti anche Luciano Silingardi, membro del CdA Parmalat, ma anche sulla base delle interrogazioni di Panebianco dinanzi la Procura di Firenze del 5/8/2003, di Antonino Rizzone del 22/5/2002, di Luciano Silingardi del 27/5/2003 e di tutti gli atti sequestrati in occasione delle perquisizioni avvenute il 9/10/01 presso l’Hotel Florio Trinacria.
Tale richiesta, fa sapere l’Intesa, è finalizzata ad evitare ogni possibile condizionamento di una inchiesta delicatissima che abbraccia gli interessi di migliaia di risparmiatori italiani.