Cronaca Nazionale e Lombardia: ancora un incidente con il monopattino elettrico, in ospedale un uomo di 35 anni ricoverato con la massima urgenza.
In Via Vitruvio (zona Stazione Centrale) nella notte tra lunedì e martedì, un uomo di 35 anni è caduto rovinosamente a terra dopo aver perso il controllo del monopattino su cui stava viaggiando, rimanendo gravemente ferito a terra.
Fortunatamente le condizioni del giovane sono migliorate ora dopo ora; si tratta del terzo incidente in cinque giorni che coinvolge un monopattino elettrico.
“Quanto ancora dobbiamo aspettare prima di intervenire per tutelare la sicurezza di tutti? Serve che scappi il morto prima che qualcuno intervenga davvero? Ecco i punti controversi su cui l’Associazione ha chiesto al Comune di Milano ed al Ministero dei Trasporti di intervenire:
a) Continua il drammatico bilancio dei morti sulle strade, in costante aumento. Soprattutto pedoni e ciclisti che avrebbero bisogno di strada ad hoc per muoversi e che invece sono costretti ad utilizzare le strade normale rischiando la propria salute. Pensiamo alle piste ciclabili a Milano, poche, pericolose e mal costruite.
b) Presenza di strade spesso mal tenute, con buche e scarsa manutenzione. Pensiamo che per i pedoni l’indice di mortalità è pari a 3,2 ogni 100 incidenti (quasi cinque volte in più rispetto agli occupanti di autovetture (0,7), quello dei motociclisti 2,4; i ciclisti 4,5.
c) Scarsa sicurezza nell’utilizzo dei monopattini elettrici frutto di una legislazione spesso confusa e poco chiara, tale per cui l’utente non riesce a capire fino in fondo quali sono i suoi obblighi.
d) L’utenza dei monopattini elettrici, spesso composta da ragazzi giovani che utilizzano un mezzo capace di arrivare anche a 20-30 Km/h, che schizzano sulla strada vicinissimo al normale traffico cittadino.
e) Obbligatorietà del casco per TUTTI coloro che utilizzano il monopattino e non solo i minori di anni 18 come è ora! Impensabile non prevedere tale obbligo che ha l’unico scopo di tutelare la salute e sicurezza di tutti coloro che usano tale mezzo.
Chiediamo risposte al Comune di Milano ed al Ministero dei Trasporti.”