“MANI BRUCIATE”: GEL IGIENIZZANTE NON CERTIFICATO “MANDA A FUOCO” LE MANI DI UNA VEDANESE
LA DONNA AVREBBE UTILIZZATO IL DISPOSITIVO DI PROTEZIONE ALL’INGRESSO DI UNA GELATERIA MILANESE
CODACONS: CONDOTTA INACCETTABILE DA PARTE DELL’ESERCENTE. PER TALI RAGIONI PRESENTEREMO ISTANZA DI SEQUESTRO CON RITIRO IMMEDIATO DAL COMMERCIO.
Cronaca Monza e Brianza: Prima di entrare in gelateria si è disinfettata con il gel messo all’ingresso del locale, successivamente sulle sue mani è scoppiato l’inferno. Grave disavventura quella capitata a una vedanese che nelle scorse settimane si è recata in una gelateria in centro a Milano. La donna racconta che nemmeno il tempo di ordinare il cono che ha sentito un fortissimo prurito alle mani, sia sul palmo sia sul dorso. Un prurito che si è velocemente trasformato in bruciore.
Una sensazione di grave malessere, oltre che un grande spavento: la donna allarmata ha iniziato a mettere le mani sotto una fontanella senza però trovare sollievo. «Non mi sono recata in ospedale per paura del Covid e mi sono fatta riaccompagnare a casa». Per tutto il viaggio in auto la brianzola non ha smesso di grattarsi e di tenere le mani sopra l’aria condizionata . «Tornata a casa ho chiamato il medico e nel frattempo ho trascorso diverse ore con le mani dentro al freezer: solo con il freddo riuscivo a stare un po’ meglio. Il giorno dopo mi sono trovata con le mani screpolate e piene di piaghe. Ma come è possibile che un gel igienizzante possa scatenare questa reazione?»
«È la prima volta che mi è capitato: ho cercato di capire perché un gel che dovrebbero proteggerci le mani, abbia invece fatto l’opposto?». La vedanese, che di professione è igienista, ha cercato di indagare a fondo al problema. «Ho fatto ricerche tra i miei contatti medici e scientifici scoprendo che esistono gel autorizzati e gel certificati dall’istituto superiori di sanità. Da adesso in poi prima di entrare in un locale mi disinfetto utilizzando solo il mio gel che è certificato». Quello della vedanese non è un caso isolato. Diversi gli episodi di persone che finiscono dal medico o in Pronto soccorso a causa del disinfettante non certificato.
“Situazioni difficili da credere – afferma il Presidente del Codacons Marco Maria Donzelli – gli esercenti dovrebbero applicare la normale diligenza nei confronti dei propri clienti”. Per tali ragioni il Codacons presenta istanza di sequestro del prodotto non certificato dal mercato.
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