Ancora si vuole fare credere alla popolazione che tutto il movimento contro l’elettrosmog soffra di problemi psichici che vadano studiati a livello di percezione del rischio. In questo modo, come è avvenuto per altri casi vedi amianto, fumo, uranio impoverito, ogm, qualsiasi agente pericoloso per la salute umana che subdolamente si insinua nelle nostre vite viene fatto passare per una innocua sostanza. Ebbene le associazioni ambientaliste e i comitati non vogliono essere definiti ?pazzi? solo perché non sono compiacenti con le industrie delle telecomunicazioni e del profitto (ivi si allegano gli studi scientifici esistenti nel mondo che attestano la pericolosità dei CEM), visto che volere attendere come qualcuno vorrebbe ?i grandi numeri, una popolazione consistente numericamente da tenere sotto controllo? (Dichiarazione del dott. Paolo Vecchia dell’ISS che tra l’altro afferma che i cem non fanno male) non solo non è dimostrato che sia l’unico metodo scientificamente corretto, non solo si può ritenere che in alcuni casi l’esperimento si sia già realizzato (Vedi Cesano, Pescara, Monte Mario, Potenza Picena), ma forse, e speriamo di sbagliare, si pensa di dovere sottoporre tutta la popolazione mondiale all’esperimento per almeno una ventina di anni e dopo che le lobbies delle telecomunicazioni si saranno arricchite, sottoporre la popolazione a massicce dosi di chemioterapia e fare così arricchire le lobbies farmaceutiche. Non solo, quindi, sono oramai numerose le autorevoli voci scientifiche che dichiarano la pericolosità dei cem, ma all’interno dello stesso Istituto Superiore di Sanità le voci ufficiali sono discordanti visto che da un lato il dott. Comba continua a dichiarare pubblicamente che ad es. per la bassa frequenza sono elevati i rischi di un aumento di leucemia, specie per i bambini, in presenza di una esposizione superiore ai 0, 2 microtesla (quando il limite consigliato oggi dalla legge è di 100 microtesla) mentre il dott. Paolo Vecchia, sia nella sua qualità di funzionario dell’ISS per il Dipartimento Radiazioni non ionizzanti sia come Presidente dell’AIRP, associazione la cui biblioteca fu anni addietro restaurata con i soldi della Motorola, da anni sostiene l’innocuità delle onde elettromagnetiche. Ma vogliamo riportare alcuni degli studi internazionali più significativi dell’intera problematica che dimostrano la pericolosità dei campi elettromagnetici e ricordare ai giornalisti che numerosi sono in Italia i ricercatori che hanno evidenziato danni alle cellule in seguito alle esposizioni, se ne ricordano i nomi di alcuni : Dott. Morando Soffritti della Fondazione Ramazzini di Bologna, Dott. Fiorenzo Marinelli del CNR di Bologna, Dott. Settimio Grimaldi del CNR di Roma, Dott. Livio Giuliani dell’ISPESL di Roma. CHI VOGLIA COPIA DEGLI STUDI IN QUESTIONE PUO’ CHIEDERLI ALL’UFFICIO STAMPA ESSENDO 20 PAGINE DI STUDI