Sono sconcertati i risultati dell’indagine degli ispettori ministeriali sul suicidio del sindaco Camillo Valentini nel carcere di massima sicurezza di Sulmona.
Interviene sull’argomento il Codacons affermando che se, se è ?normale? dare a tutti i reclusi un sacchetto di plastica contenente il sapone e la carta igienica, idoneo a contenere anche una testa e quindi a suicidarsi, visto che è ?normale? anche lasciare ai reclusi i lacci delle scarpe?, allora tanto vale mettere in quel carcere soltanto i detenuti condannati all’ergastolo, ossia alla morte, vista la facilità con cui ci si può suicidare.
Il presidente del Codacons, avvocato Carlo Rienzi chiederà al ministro Castelli di cambiare le regole in quel carcere (e in tutti gli altri carceri) e se, per caso, le dotazioni non fossero quelle effettivamente usate da Valentini ma -come avviene a Regina Coeli, un sacchetto di iuta e non di plastica- il Ministero dovrà procedere in sede disciplinare contro i responsabili del carcere e il magistrato dovrà agire in sede penale per istigazione al suicidio.