Per l?associazione di Consumatori CODACONS la campagna dell’Assotabacco volta a riportare sui pacchetti di sigarette scritte per dissuadere i minori dal fumo è un alibi. Come è ormai noto le multinazionali del tabacco sono state condannate negli Stati Uniti d’America a risarcimenti miliardari sia in favore dei vari stati che gli hanno mosso causa, che in favore di singoli cittadini. Fra i presupposti delle sentenze c’è l’omessa avvertenza ai consumatori di sigarette dei danni cui il fumatore va in contro. Ecco che gli stati, tra cui l’Italia ha imposto con legge di mettere l’avvertenza sui pacchetti ?il fumo nuoce gravemente alla salute? e simili. Lo Stato si è preoccupato, visto il ruolo del Monopolio, di fare in modo di evitare pronunce di risarcimento nei suoi confronti. Stesso discorso vale per l’iniziativa dell’Assotabacchi che vorrebbe tutelare i giovani dal fumo riportando sui pacchetti le avvertenze. Premesso che ben venga qualsiasi input preventivo, il Codacons ritiene però che altre più importanti provvedimenti possono servire a ridurre ed arginare il fenomeno che vede in crescita i giovani che iniziano a fumare. Tra gli altri certamente quello dell’eliminazione delle macchinette distributrici di sigarette il cui uso dovrebbe essere consentito solo all’interno delle tabaccherie e non all’esterno. Infatti, posto che in Italia vige una legge che vieta la vendita ai minori di tabacco, è da ritenersi che principale fonte di approvvigionamento di sigarette per i giovani sono proprio le macchinette distributrici sulle quali nessuno esercita alcun controllo. Il Codacons ha fatto denuncia a tutte le Procure della Repubblica e qualche GIP ha intenzione di vederci chiaro. In particolare il Giudice Morvan del Tribunale di Trieste ha dato incarico al P.M. dott. Grohmann di compiere precise indagini giacché ha ritenuto che ?l’allarmante fenomeno del diffuso tabagismo presso i giovanissimi rende opportuna un’istruttoria ?, sulla compatibilità della distribuzione automatica ed indifferenziata di sigarette tramite macchinette accessibili a chiunque, senza alcun controllo, 24 ore su 24, con il precetto di cui all’art. 730 (divieto di vendita di tabacco ai minori) , II comma, c.p.?. Ma c’è di più, con Provvedimento del Ministero della Sanità del 17/121998 detto Ministero ha inteso richiamare il Ministero delle Finanze – Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ad intervenire ?disponendo la revoca delle autorizzazioni concesse e consentendo l’eventuale installazione dei distributori automatici esclusivamente all’interno delle rivendite?. Diffidato il Ministro Bindi a emettere le Direttive Guida sul divieto di fumo nei bar e ristoranti chiusa nel cassetto da 6 mesi.