Meno di un mese fa il Codacons, per conto di Intesaconsumatori, aveva presentato un esposto/diffida all’ Autorità per le comunicazioni in relazione all’elevato costo in Italia degli sms e agli ostacoli che in Italia impediscono l’ingresso dei cosiddetti operatori virtuali (MVNO: Mobile Virtual Network Operator) cioè operatori che, pur non essendo provvisti di una licenza per l’utilizzo dello spettro radio, utilizzano le funzioni e gli elementi di rete di uno o più operatori mobili.
L’ingresso degli operatori virtuali ? sostiene Intesaconsumatori ? consentirebbe di ridurre drasticamente i prezzi degli sms in Italia, portando la loro tariffa ad un massimo di 9-10 centesimi di euro l’uno, contro i 15 attuali, con un risparmio per i consumatori di oltre 1 miliardo di euro. Verrebbe inoltre aumentata la concorrenza tra gestori che, come noto, nel settore è assai debole.
E proprio su tale punto arriva oggi la comunicazione dell’Autorità per le tlc che in relazione all’esposto/diffida ha aperto un procedimento, per accertare i fatti segnalati.
In attesa della decisione dell’Autorità, ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI stanno preparando, in collaborazione con le associazioni dei consumatori europee, un giorno di sciopero europeo dei cellulari, come segno di protesta contro i gestori telefonici e le elevate tariffe praticate, per le quali l’Italia, purtroppo, detiene il triste primato in negativo.