In concomitanza con la discussione alla Camera dell’emendamento alla legge di riforma sul risparmio, che garantirebbe agli investitori il rimborso del 50% del valore nominale dei titoli, IntesaConsumatori scende in piazza per far sentire le ragioni dei risparmiatori.
In primo luogo al Parlamento italiano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, chiedono di approvare l`emendamento presentato da Benvenuto, Olivieri e Lettieri che obbliga le banche a restituire fino alla metà di quello che hanno venduto ai risparmiatori, un po’ come hanno fatto le banche tedesche due anni fa.
Nel dettaglio la proposta di modifica prevede che gli obbligazionisti abbiano facoltà, a decorrere dal primo gennaio 2006, di vendere le proprie obbligazioni alle rispettive banche collocatrici, che hanno l`obbligo di acquistarle o pagando in contanti per il 50% del valore nominale dei titoli consegnati per il rimborso dagli obbligazionisti, entro il limite massimo di rimborso individuale di 50 mila euro, oppure attraverso obbligazioni emesse dalle banche collocatrici o da banche appartenenti al medesimo gruppo creditizio. L`emendamento prevede, inoltre, la procedura di conciliazione così come è stato per Parmalat e Cirio.
L’Intesa anticipa che sui siti delle Associazioni sarà possibile conoscere i nomi dei deputati che non voteranno l’emendamento.
?Il vuoto politico italiano sulla vicenda dei tangobond ? commentano i vertici dell’Intesa – e le voci allarmate che vorrebbero il Governo estraneo a qualsiasi forma di tutela dei risparmiatori che non hanno accettato la proposta del governo argentino, ci preoccupa più della stessa intransigenza mostrata dai rappresentanti di Buenos Aires?.
Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, invitano pertanto i risparmiatori coinvolti a manifestare il proprio disappunto alle 10,30 di fronte palazzo Chigi.
?Non tenere conto ? prosegue l’Intesa ? delle indicazioni provenienti dalla società civile, dalle associazioni consumatori, delle famiglie che stanno pagando a caro prezzo responsabilità non proprie, ci fa credere di dover tenere viva l’attenzione su questo argomento, specie in clima di campagna elettorale, quando più forte dovrebbe essere l’attenzione delle istituzioni rispetto ai problemi dei cittadini?.
?Non c’è dubbio ? conclude l’Intesa ? che l’appoggio e una reale tutela della maggior parte dei risparmiatori che come noi ha ritenuto iniqua la proposta del Governo di Buenos Aires, è auspicabile anche per riacquistare una fiducia nel lavoro della politica, al di là dell’appartenenza a uno schieramento piuttosto che ad un altro. Insomma, chi ha buona volontà, si faccia carico di questo serio problema?.