Davvero clamorosa la sentenza in tema di rc auto emessa pochi giorni fa dal Tribunale di Nola.
Questi i fatti: una signora, le cui iniziali sono M. R., con automobile regolarmente assicurata in caso di furto, si recava a prendere la figlia a scuola. Per entrare nell’istituto scolastico, quella mattina, è stata costretta a scendere dall’auto per aprire il cancello. Nel farlo M. R. lasciava la macchina accesa con le chiavi inserite. Sono bastati pochi secondi perché un ladro si intrufolasse nell’abitacolo portando via l’auto, sotto gli occhi impotenti della signora.
La compagnia assicuratrice dell’auto ha negato alla donna l’indennizzo previsto dal contratto assicurativo, sostenendo che il furto fosse avvenuto per colpa grave dell’assicurata, in quanto questa si era allontanata dalla vettura lasciandola aperta e con le chiavi inserite.
Il Giudice, Francesco Notaro, nella sua sentenza, accogliendo le tesi del Codacons, rappresentato dall’Avv. Giuseppe Ursini alla quale la donna si era rivolta, scrive:
?la domanda che si pone è: quanti soggetti, nella stessa situazione di fatto, per aprire un cancello, al fine di accedere ad un’area chiusa immediatamente dopo la sua apertura, posto a breve distanza dalla vettura all’interno della quale fino ad un attimo prima erano seduti, avrebbero spento l’auto, staccato le chiavi dal quadro e chiuso le porte della macchina, servendosi delle stesse chiavi. E’ evidente che nessuno in quella stessa situazione avrebbe tenuto un simile comportamento [?] Pertanto va esclusa la colpa grave della R. e affermata l’operatività della clausola?.
Il Giudice quindi ha accolto la domanda della signora difesa dal Codacons e ha ordinato alla compagnia assicuratrice, la Nuova Maa assicurazioni, di pagare la somma di 5.164,56 euro oltre agli interessi e alle spese legali.