Via libera del Senato all`aumento delle accise per la benzina, inserito nel famoso decreto antismog. Mentre alcuni esponenti politici di maggioranza propongono di inserire il tema del carovita tra quelli della verifica di Governo, quella maggioranza stessa approva questo nuovo aumento delle accise che, benché sfacciatamente lo si neghi, finirà inevitabilmente per ripercuotersi sul prezzo alla pompa e, quindi, anche sui prezzi dei beni trasportati, ossia sulla frutta che la massaia va a comperare tutti i giorni al mercato.
Finanziare il rinnovo del contratto nazionale del trasporto pubblico locale, aumentando l`inflazione, significa dare con la mano destra e togliere con la sinistra. Non è certo così che si difendono i salari reali, innescando cioè l`ennesima spirale inflazionistica. Persino l`Istat si è ormai accorta che sono i prodotti petroliferi a tenere alta l`inflazione, nonostante la recessione economica. Se a questo si aggiunge che 140 milioni, per fronteggiare nel 2006 l`emergenza smog nelle città, sono a dir poco ridicoli, il quadro si completa.
Il Codacons propone quindi al Ministro dell’ambiente Matteoli di chiedere i finanziamenti necessari a combattere l’inquinamento ai petrolieri e soprattutto alle compagnie di assicurazioni, che oltre a lucrare sulla patente a punti, fanno affari d’oro con le ordinanze di blocco del traffico delle grandi città, continuando ad incassare ratei di premi assicurativi, anche quando non ne avrebbero diritto.