L’insoddisfazione degli italiani si è fatta sentire ed è stata dimostrata dai numeri: ben il 78% dei consumatori ha rinunciato, nel giorno dello sciopero dei consumi, ad effettuare almeno 1 acquisto dalle ore 10:30 alle ore 13:30.
E secondo le stime di Intesaconsumatori, (realizzate monitorando l’accesso di clienti ai supermercati e intervistando telefonicamente i consumatori), su scala nazionale 1 utente su 3, dalle 11:30 alle 11:35, ha spento almeno un apparecchio elettrico, in segno di adesione al black out volontario dei consumi energetici.
Ecco alcuni dati relativi all’adesione allo sciopero (consumatori che hanno rinunciato oggi ad almeno 1 acquisto) nelle principali città italiane:
Roma (82%), Milano (55%), Firenze (73%), Bologna (75%), Bari (74%), Palermo (82%), Napoli (77%), Ancona (80%), Torino (70%), Catania (88%), L’Aquila (71%), Pescara (76%), Reggio Calabria (67%) Cagliari (65%).
Allo sciopero della spesa hanno aderito CGIL, UIL,CISL e CGIL Postelegrafonici, RIFONDAZIONE COMUNISTA, COMUNISTI ITALIANI, VERDI, DS, MARGHERITA, LISTACONSUMATORI, COLDIRETTI, CIA, UNIONE NAZIONALE INQUILINI, R.D.B. (rappresentanze di base), pensionati CGIL, rappresentanze, la squadra di calcio AKRAGAS, comitati di studenti ed altre numerose associazioni di cittadini.
Al termine della manifestazione di oggi a Roma i Presidenti di Intesaconsumatori (Carlo Pileri, Elio Lannutti, Carlo Rienzi e Rosario Trefiletti) sono stati ricevuti dal Segretario Generale alla Presidenza del Consiglio, Mauro Masi, (essendo assente il Premier Berlusconi) e dal Capo del Dipartimento Sviluppo Economico Claudio Gorelli. I leaders di Intesaconsumatori hanno esposto l’attuale disagio dei consumatori e hanno consegnato un documento contenente le proposte delle 4 associazioni per la prossima finanziaria.
Il Segretario Generale ha ricevuto il documento impegnandosi a sottoporre l’argomento ai ministri economici e allo stesso Presidente del Consiglio, auspicando che l’apporto delle associazioni dei consumatori, la cui importanza ha riconosciuto esplicitamente, prosegua anche nel prossimo futuro.
Intesaconsumatori, in rappresentanza di milioni di consumatori italiani, auspica un’inversione di tendenza delle politiche economiche del Governo, in particolare per le tematiche inerenti il risparmio e i diritti dei consumatori, i cui disagi devono essere al più presto risolti.