La sbandierata riforma del risparmio, rischia di trasformarsi nell’ennesima presa in giro di un Governo, che invece di formulare una proposta seria ed accettabile, non esce dall’ambiguità manifestata negli ultimi anni per difendere gli interessi delle banche, che continuano a prevalere rispetto a quelli dei risparmiatori.
Attribuire i poteri della concorrenza bancaria in condominio a Bankitalia ed Antitrust ? afferma Intesaconsumatori – produce una confusione di ruoli ed una gravissima ambiguità, che rischia di danneggiare ancora di più il mercato, senza far abbassare gli elevatissimi costi dei conti correnti più alti in assoluto d’Europa.
L’introduzione della modica quantità nel falso in bilancio, dopo la prescrizione dei reati più gravi a carico dei bancarottieri processati (Bipop-Carire, Cirio, Parmalat), è di una gravità inaudita e non servirà né a prevenire, né a contrastare il gravissimo fenomeno del risparmio tradito. Intesaconsumatori ricorda che negli Stati Uniti il falso in bilancio è punito con minimo 12 anni – massimo 20 anni di galera, pene che fungono da formidabile deterrente per le tentazioni di truccare i bilanci per danneggiare azionisti e risparmiatori.
Il reato di nocumento al risparmio – difficilissimo da provare – scatta solo se vengono truffati almeno l’1 per mille della popolazione, che equivale a 58.000 risparmiatori, applicandosi solo a Parmalat e lasciando fuori tutti gli altri crack finanziari come Cirio, Giacomelli, Olcese, Cerruti, Finmek, Finmatica, Credieuronord, ecc.
L’obbligo di una denuncia e non la procedibilità d’ufficio per indagare sulle società, assieme alla prescrizione breve (3 anni) farà dormire sonni tranquilli ai vari Tanzi, Cragnotti ed altra compagnia di giro, perfino al ragionier Fiorani ed ai furbetti del quartierino, che potranno continuare indisturbati – come Emilio Gnutti di Hopa – a ricoprire cariche societarie come se nulla fosse accaduto.
Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori ritenendo la legge di riforma del risparmio una scatola vuota, molto funzionale per finalità propagandistiche-elettoralistiche, ma poco efficace per tutelare i risparmiatori, specie nel settore della prevenzione, essendo assimilati i bancarottieri ai ladri di polli, continueranno nella battaglia, tra i risparmiatori, a denunciare l’inganno del Governo che si trasforma in beffa per almeno 1 milione di famiglie truffate.
Per Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori una legge sul risparmio seria e che abbia a cuore gli interessi dei cittadini deve prevedere necessariamente:
– la riforma della Consob;
– la rappresentanza dei risparmiatori nei consigli di amministrazione delle società quotate e di interesse pubblico definendo una quota minima di consiglieri indipendenti che siano espressione dei piccoli azionisti;
– la definizione delle penali per chi non denuncia conflitti d`interesse; l`introduzione del risarcimento punitivo del danno per chi prenda i soldi dei risparmiatori senza offrire garanzie o conoscendo da informazioni riservate che i titoli venduti non hanno valore;
– l`istituzione di una catena decisionale negli organismi di controllo che consenta l`individuazione di responsabilità per l`omissione volontaria delle procedure di vigilanza;
– il passaggio delle competenze sulla concorrenza all`Antitrust.