Giorgio Assumma nell’analizzare i dati sul rapporto tra italiani e cultura, dimentica un fattore molto importante: l’aumento dei prezzi nel settore degli spettacoli.
L’attacco al Presidente della Siae arriva dal Portavoce Codacons Carlo Rienzi che afferma: ?L’analisi di Assumma circa il calo di spettatori nei vari settori dello spettacolo, è del tutto avulsa dai problemi concreti della società. Se la gente va meno al cinema o in discoteca ? prosegue Rienzi ? è perché è diminuito il potere d’acquisto degli italiani, a causa del costante aumento di prezzi e tariffe avvenuto negli ultimi anni?.
Basti pensare che nel 2006 il prezzo di un ingresso in discoteca, costa mediamente quasi il 100% in più rispetto al 2001 (15 euro contro le vecchie 15.000 lire). Anche il prezzo delle consumazioni nelle sale da ballo di tutta Italia, come quello del guardaroba, ha visto forti incrementi. Stessa cosa è avvenuta al cinema: oggi un biglietto intero costa mediamente 7,50 euro, ai tempi delle lire bastavano 12-13.000 lire per lo stesso biglietto.
Il costante impoverimento delle famiglie ha portato dunque i cittadini ad allontanarsi sempre più dall’intrattenimento e dallo svago; a resistere sono solo quegli spettacoli di nicchia (come i recital letterari) i cui cultori sono disposti ancora a spendere cifre elevate.