Un sorprendente quanto improbabile accordo tra il Ministro delle Infrastrutture Di Pietro e il Presidente della Regione Lombardia Formigoni aprirebbe la strada al trasferimento della titolarità delle autostrade lombarde dallo Stato alla Regione.
Questa sarebbe una pericolosa anticamera di un federalismo alla Di Pietro pernicioso e incostituzionale ? afferma il Codacons – Infatti una cosa sono le competenze delle regioni sui trasporti e, quindi, organizzazione e gestione di strade e autostrade, un’altra è la titolarità delle strade che appartengono all’intera collettività e che quindi sono di competenza dello Stato.
Passare la funzione di concedente dallo Stato alla regione significa privatizzare la proprietà delle strade da cui poi si passerà all’acqua potabile e, perché no, all’aria che respiriamo?
Ma non basta, perché le regioni poi intendono gestire le strade attraverso sponsor privati che si facciano carico delle spese di costruzione e manutenzione, sicchè alla fine avremmo un’autostrada gestita dalla Fiat, una dalla Telecom, una ancora da qualche impresa vicina al Presidente della Regione Lombardia e così via.
I beni pubblici essenziali ? conclude il Codacons – sono incedibili e il demanio deve rimanere sotto il controllo e dominio dello Stato, e non c’ bisogno di un corso di diritto costituzionale per far capire ciò a un fine giurista come Di Pietro.