Bergamo: un fenomeno di una disonestà preoccupante, quello che si sta diramando sempre più nella Bassa bergamasca nelle ultime settimane. Si tratta di episodi il cui modus operandi è costante: criminali travestiti da vigili suonano il campanello di cittadini anziani, che li lasciano entrare in casa, fidandosi delle divise.
È proprio successo questo ad un’anziana donna residente a Covo. Un fantomatico poliziotto si è presentato alla porta chiedendo di verificare la sicurezza del posto in cui la donna conservava i propri gioielli e, non appena rivelato, ha afferrato tutto ciò che poteva ed è fuggito.
Il Presidente dell’Associazione Codacons, Marco Maria Donzelli, ribadisce: “è prioritaria la prevenzione attraverso una corretta informazione alle possibili vittime per prevenire questo tipo di reati.”
Per questo il Codacons propone un decalogo che aiuta tutti i cittadini a non cadere in tutta una serie di truffe che i rapinatori mettono in atto, con un occhi di riguardo agli anziani.
Ecco il decalogo per evitare di essere ingannati.
– Sincerarsi che il controllo proposto nell’appartamento sia effettivo: molti pensionati aprono le porte della propria casa senza verificare che effettivamente sia necessario un controllo dell’abitazione;
– Richiedere i documenti d’identità: è preferibile prima di far entrare qualcuno in casa propria, chiedere di identificarsi tramite documento d’identità. Se il controllo è effettivo nessuno avrà alcuna ragione di opporsi a tale richiesta;
– Richiedere un tesserino o un documento che attesti che effettivamente lavorano ad esempio per la società di gas: è utile fare richiesta di un documento o un tesserino per verificare se gli addetti siano realmente dipendenti della società con cui si sono presentati;
– Controllare che gli addetti lavorino effettivamente per il proprio fornitore di luce e gas, o che siano dipendenti della propria società idrica: molto spesso infatti si presentano soggetti per fantomatiche società elettriche o idriche al solo scopo di entrare nell’abitazione, dunque sincerarsi che siano veramente addetti alla propria società di fornitura;
– Visionare sempre il lavoro dei tecnici: è importante prestare sempre attenzione alle attività svolte nella propria casa dai tecnici, al fine di verificare che siano effettivamente lì per il motivo indicato, ossia riparare un guasto o fare controlli;
– Non permettere ai tecnici di andare da soli in altre stanze: non bisogna farsi scrupoli nell’impedire agli addetti di andare in altre stanze da soli. Non hanno alcun motivo per fare ciò e se sono in buona fede accetteranno senza problemi di essere seguiti;
– Non lasciare beni di valore in vista: prima di far entrare estranei nella propria abitazione, è importante mettere al sicuro qualsiasi bene sia “a portata di mano”. È sempre meglio mettere tutto in cassetti o in luoghi in cui non sia facile accedere;
– Non farsi mai distrarre: solitamente, se si tratta di una truffa, i sedicenti tecnici si presentano in due o più, questo in modo che uno o più possano distrarre il proprietario dell’abitazione mentre l’altro o gli altri possono porre in essere furti in casa;
– Verificare l’abbigliamento e la presenza di casse degli attrezzi: se gli addetti si presentano per riparare un guasto, o fare un controllo, è importare verificare l’abbigliamento e se portano con sé cassette degli attrezzi o simili, senza i quali difficilmente dei veri tecnici potrebbero lavorare;
– Chiamare aiuto: se non ci si sente sicuri, è bene farsi assistere da qualcuno, che può essere un vicino, un parente, perfino la portineria. È importante non essere da soli in questi casi. E qualora ci si dovesse rendere conto che si tratta di una truffa, è fondamentale chiamare subito il 118 o 112.”.
Ufficio Stampa: 393/9803854