Milano: In occasione della festa del papà sembra doveroso celebrare il grande traguardo raggiunto in merito al congedo di paternità. Era il 2012 quando la legge 92 prevedeva in via sperimentale l’obbligo di astenersi dal lavoro per i papà lavoratori. In dieci anni, il congedo di paternità è decuplicato, passando da uno a dieci giorni entro cinque mesi dal parto.
Con la legge di Bilancio, dal 2022 il beneficio diventa definitivo e viene concesso anche ai padri lavoratori dipendenti adottivi, affidatari o collocatari entro il quinto mese dalla nascita, dall’ingresso in famiglia o in Italia (nell’ipotesi di adozione nazionale o internazionale, ovvero nel caso dell’affidamento) presentando domanda all’Inps.
Per il Presidente del Codacons Marco Maria Donzelli: “C’è, tuttavia, ancora molto lavoro da fare. La misura riguarda infatti solo i dipendenti privati e lascia una grave lacuna per i lavoratori del settore pubblico. Il Codacons presenterà esposto al Ministero del Lavoro affinché predisponga un decreto che permetta di eliminare il divario di trattamento tra dipendenti privati e pubblici”.
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