La stangata su prezzi e tariffe che si è abbattuta sulle famiglie italiane in tutti i settori produttivi, già registrata ad inizio anno e reiterata in questi giorni, specie nei generi alimentari di prima necessità (pane, pasta ,latte, verdure, caffé, ecc.), nei trasporti (treni dei pendolari, benzine, bollo auto, tariffe bus e metro, revisione auto e moto, passata da 45 a 65 euro nei centri autorizzati con un aggravio di 20 euro), nella scuola (con costi proibitivi dei libri con aumenti minimi del 5%, per non parlare dei corredi scolastici +12%), assicurazioni auto e moto (medie di + 4,1% con punte del 10%), non esistendo per il Governo, sarebbe il frutto di un abbaglio collettivo, di un’allucinazione ottica. Anzi, secondo alcune autorevoli dichiarazioni, la colpa degli allarmi è delle solite associazioni dei consumatori, che denunciando ciò che è sotto gli occhi di tutti i cittadini che pagano le bollette e vanno a fare la spesa, innescano la raffica di rincari: da euroterroristi col Governo Berlusconi, siamo passati ad essere definiti visionari allarmisti!
Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, non solo confermano la raffica di sostanziosi rincari registrati in tutti i settori produttivi, dalle assicurazioni alle banche, dalle benzine all’energia, dalle bollette elettriche a quelle del gas, ai libri scolastici, alle tasse universitarie ai consumi alimentari, con una intollerabile speculazione di filiera che affama sia i produttori, costretti a vendere sottocosto (basta fare l’esempio dell’uva da tavola pugliese, che ha costi di 50 centesimi al chilo, ma è pagata 35 agli agricoltori e rivenduta a 1,80-2,50 euro!), che i consumatori non più in grado di pagare con i loro redditi la lievitazione dei prezzi, ma rincarano la dose con nuovi balzelli scattati in questi giorni, ad es. le tasse universitarie (+60 euro in media); la revisione obbligatoria di auto e moto, aumentata di ben 20 euro, passando da 45 a 65-70 euro nei centri autorizzati; oppure i 25- 45 euro in media, scattati per quegli automobilisti che stanno rinnovando i bolli in questi giorni, come trascinamento della legge finanziaria.
Aumentano acqua, gas e luce, RC Auto; i costi dei trasporti pubblici (con le ferrovie che hanno provveduto ad incrementi medi del 40%, senza migliorare minimamente la qualità dei servizi, come puntualità, pulizia,sicurezza dei treni), benzina e gasolio da riscaldamento, generi alimentari, libri scolastici ed accessori, per mandare i figli a scuola, bolli, revisione auto.
Ecco le previsioni aggiornate dal settembre 2007:
Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori nel confermare lo sciopero della spesa per il 13 settembre, richiamano il Governo dalle nuvole alla realtà, anche per impedire che tante famiglie (3,2 milioni), che hanno contratto mutui a tasso variabile, possano subire ulteriori stangate da 168 a 350 euro, a prescindere dalle decisioni BCE del 6 settembre, per l’arbitrario aumento ed il vero e proprio abuso di mercato delle banche, leste ad aumentare i tassi Euribor sui prestiti, distratte a trasferire gli analoghi aumenti, sui depositi e libretti di risparmio, nonostante il decreto Bersani.