E` stato annunciato in televisione che il programma Superquark tratterà domani dei telefoni cellulari e dei possibili rischi sulla salute. L`argomento è estremamente delicato e controverso da quando taluni mezzi di informazione hanno riportato notizie poco corrette e, di conseguenza, pericolose per la salute umana. Alla trasmissione interverranno alcuni scienziati che tratteranno l’argomento ma, tra questi, non risultano invitati quelli che da anni denunciano la pericolosità dei campi elettromagnetici. Fare una trasmissione senza consultare detti esperti, i quali hanno introdotto il nuovo approccio in materia di protezione contro le radiazioni non ionizzanti in Italia e in Europa, sarebbe parziale e gravemente censurabile sotto il profilo della qualità dell`informazione. Non sono stati invitati coloro che hanno cambiato la politica sanitaria italiana e europea in materia, mentre sarebbero consultati quelli che – senza alcun precedente nel settore – sono diventati i portavoce della corrente di scettici che assicurano l`innocuità delle sorgenti di radiazioni non ionizzanti e in particolare dei telefonini e negano e combattono il principio di precauzione. Per altro non risultano invitate alla trasmissione, neanche a collaborare in beckoffice, le organizzazioni dei consumatori riconosciute, in particolare il CODACONS, che ha svolto una intensa attività di volontariato civile per l’applicazione del principio di precauzione in sede amministrativa, giudiziaria legislativa. E` evidente che una intera trasmissione dedicata a tesi opposte da quelle sostenute per anni con impegno civile dal CODACONS e dalle altre associazioni ambientaliste, attraverso un programma RAI in prima serata senza contraddittorio, costituirebbe una violazione della legge 281/98, ma ancora degli stessi principi Costituzionali. L’associazione invita dunque il Dott. Piero Angela e il Presidente della RAI, a fare intervenire le associazioni ambientaliste, ad ospitare i ricercatori che da anni informano la popolazione sui rischi provocati sulla salute dagli effetti a lungo termine dell’esposizione ai campi elettromagnetici con un approccio completo all’intera problematica che dia spazio a tutte le voci della ricerca scientifica per amore della libertà di informazione, della libertà di scelta degli individui attraverso l’esatta conoscenza dello stato delle cose.