Il Codacons ha proceduto a diffidare il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi perché stabilisca una durata minima del giallo di almeno 5 secondi, ossia il tempo minimo per garantire ai veicoli di fermarsi in sicurezza. Se questo non avverrà entro 15 giorni dal ricevimento della diffida il Codacons denuncerà il ministro alla Procura della Repubblica perché proceda nei suoi confronti.
L`inchiesta della Procura di Milano, infatti, dimostra inequivocabilmente quello che il Codacons va sostenendo da febbraio, ossia che spesso i comuni per incassare soldi facili mettono in pericolo la sicurezza dei trasporti, riducendo drasticamente il giallo una volta installato il semavelox.
Non è solo il Comune di Segrate ad averlo fatto, ma la quasi totalità dei comuni che hanno installato questo tipo di apparecchiature. Per questo il Ministro deve intervenire immediatamente.
Ricordiamo che il tempo di reazione per un conducente attento e pronto è di circa un secondo, durante il quale, se uno viaggia anche solo a 50 Km/h, percorre già 15 metri, portandosi quindi in prossimità del semaforo. Poi bisogna aggiungere lo spazio di frenatura. Se il giallo dura solo 3 secondi è evidente che molti automobilisti passeranno con il rosso, senza che questo implichi una violazione del Codice della strada. L`art. 41, comma 10, stabilisce infatti che con il giallo occorre fermarsi, a meno che ci si trovi così prossimi, al momento dell`accensione della luce gialla, che non ci si possa più arrestare in condizioni di sufficiente sicurezza. In tal caso si deve sgombrare sollecitamente l`area di intersezione con opportuna prudenza.
Il Codacons chiede al Ministro dei trasporti di modificare l`art. 41 del Codice della Strada ed il suo regolamento attuativo, stabilendo una durata minima del giallo di 5 secondi, e di 7 secondi nel caso di limiti di velocità uguali o superiori a 90 km/h. In tal modo si eviterà che i comuni approfittino di un vuoto legislativo per spillare soldi a danno della sicurezza.