Si fa un gran parlare in questi giorni dei ?botti di Capodanno? e degli incidenti che vedono protagonisti bambini e non che, a causa di materiali esplosivi illegali, perdono occhi, mani, e a volte la vita. Ogni anno i consigli su come evitare episodi del genere si sprecano, ma non sono sufficienti. Per debellare questo fenomeno è necessario un intervento deciso delle forze dell’ordine.
Quest’ultime, infatti, sanno quali sono i punti nevralgici del commercio di materie esplodenti illegali e devono intervenire a monte per risolvere il problema. Per questo motivo il CODACONS chiede a Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza un tour de force e uno speciale dispiegamento di forze nei giorni 30 e 31 dicembre per effettuare controlli e sequestrare i botti pericolosi in tutte le città d’Italia.
Le responsabilità di incidenti, tuttavia, sono da attribuire anche a chi acquista materiali esplodenti. A tal fine il CODACONS lancia una singolare iniziativa. L’associazione invita le forze dell’ordine a fotografare e riprendere attraverso strumenti fotografici in grado di operare anche di notte e senza luce i balconi e i terrazzi dai quali, tra le 23:30 e le 00:30 di domani, partiranno botti particolarmente pericolosi, e denunciare i proprietari degli immobili per commercio e uso di materie esplodenti vietate e tentata strage. Reati per i quali, i proprietari degli appartamenti dai quali sono partiti i botti, rischiano anni di reclusione, nonché il sequestro degli immobili. Ma l’associazione non si ferma. Il CODACONS diffida i sindaci delle città di Roma, Napoli, Salerno, Bari, Catania, Taranto, Reggio Calabria, Firenze, Bologna e Milano a vietare l’uso dei botti di Capodanno.
L’associazione invita inoltre i Comuni sopraccitati ad installare in piazze, vie e punti panoramici delle città macchine fotografiche e telecamere per riprendere e denunciare i proprietari degli appartamenti che la notte di Capodanno utilizzeranno materiali esplodenti pericolosi per l’intera collettività. Non dimentichiamo che spesso i palazzi sono posti a distanza ravvicinata l’uno dall’altro e un razzo sparato da un balcone può facilmente colpire le case e gli abitanti del palazzo di fronte.